Napoli - "La scarpina destra di Fortuna sarebbe stata occultata da una signora all'ottavo piano del palazzo in cui viveva la piccola. La stessa che negò di aver visto qualcuno sul pianerottolo poco prima della caduta della bambina". Domenico Airoma, procuratore aggiunto di Napoli Nord, che indaga sulla rete di pedofili del Parco Verde a Caivano, sottolinea un particolare emerso su Fortuna Loffredo e che collegava quella che sembrava una caduta accidentale a giugno 2014 con un'altra avvenuta l'anno precedente, vittima un bimbo di 3 anni, Antonio Giglio, figlio di Marianna Fabozzi, ai domiciliari per un altro filone dell'inchiesta. I suo compagno, Raimondo Caputo, è accusato di omicidio e violenza sessuale. Anche la scarpina destra di Antonio non fu mai trovata. Il fascicolo di quell'indagine è però della Procura di Napoli. Dove fosse la scarpina di Fortuna è emerso da una intercettazione. L'indagine, sottolineano gli inquirenti, è stata resa difficile non solo dell'omertà degli abitanti del Parco Verde, ma anche da connivenze. Persone che hanno cercato in tutti i modi di depistare le indagini, accusano Airoma e il procuratore capo Francesco Greco. Caputo, 44 anni, è già detenuto in carcere con l'accusa di aver abusato sessualmente di un'altra bambina di 12 anni, altra figlia di Marianna Fabozzi, anche lei coinvolta in questo caso. L'arresto di Caputo avvenne a novembre scorso, proprio durante le indagini sulla morte della piccola Fortuna. E proprio di una rete di pedofili all'interno del Parco Verde di Caivano parla il procuratore Greco : "Un contesto che lo stesso gip nell'ordinanza ha definito disastrato".
"Da questa indagine - spiega Airoma - arriva un quadro che ci preoccupa molto, un contesto in cui l'infanzia non è tutelata. Le istituzioni devono farsene carico, la scuola, il comune, l'Asl e i servizi sociali. Ieri abbiamo avuto un incontro con il procuratore del tribunale dei Minori per individuare degli interventi da mettere in atto". Greco specifica che, vista la drammaticità dei fatti che coinvolgono minori, gli inquirenti non riescono a dirsi "soddisfatti" del risultato. "L'unica nota positiva - dice - e' che l'equipe che sta seguendo i tre minori allontanati dal contesto, coloro che hanno permesso di arrivare a questo risultato con le loro dichiarazioni, ci ha riferito che i bambini hanno ripreso a giocare e a sorridere".
Dal momento in cui sono iniziate le indagini dopo la morte della bambina, gli investigatori hanno individuato 4 bambini che avevano probabilmente subito abusi sessuali. Nei mesi scorsi, l'indagine ha visto l'arresto di Salvatore Mucci e della moglie, coloro che per primi dissero di aver soccorso Fortuna. I tre minori allontanati, invece, sono tutti figli di Marianna Fabozzi. Le indagini non sono ancora concluse. Saranno, infatti, ascoltate le persone che hanno reso false testimonianze. "Questo risultato - conclude Greco - lo dedichiamo anche al pm Federico Bisceglia che per primo inizio' a indagare sulla rete di pedofilia e morto in un incidente stradale". In Procura era anche l'avvocato dei Loffredo, Angelo Pisani. "La giustizia non deve avere nessuna pieta' per queste persone - ha detto - c'e' ancora tanto da fare e bisogna capire anche come e' morto il piccolo Antonio Giglio, precipitato anche lui in circostanze simili a quelle di Fortuna e figlio della compagna di Caputo. La morte di Fortuna e' servita almeno a salvare tanti altri bambini", ha concluso l'avvocato. (AGI)