Milano - Il Vaticano e l'ambasciata di Israele a Roma erano gli obiettivi di una cellula jihadista sgominata oggi tra Lombardia e Piemonte. Uomini e donne pronti a partire per unirsi all'Isis in Siria, ma che intanto pianificavano un attentato alla Santa Sede e alla rappresetanza diplomatica israeliana nella capitale. Quattro gli arresti, tutti marocchini cittadini italiani, mentre altri due indagati sono latitanti nel paese mediorientale roccaforte del Califfato. Ad operare il Ros dei Carabinieri e le Digos di Lecco, Varese, Milano, supportate dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Dcpp/Ucigos.
Operazione stamani anti estremisti al nord molto importante. Complimenti a ministro, intelligence, inquirenti e forze ordine #tuttiinsieme
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 28 aprile 2016
L'accusa e' di "partecipazione ad associazione con finalita' di terrorismo internazionale". Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale di Milano, hanno documentato l'intenzione di una coppia residente in provincia di Lecco di raggiungere a breve il teatro di conflitto siro-iracheno, portando con loro i figli di 2 e 4 anni. I due sono Abderrahim Moutaharrik, 24 anni, pugile di boxe thailandese sul quale si puntava per l'attentato, e la moglie Salma Bencharki, di 26 anni, sua connazionale. A loro si sarebbero dovuti unire Abderrahmane Khachia, 33 anni, residente a Brunello (Varese), fratello di un foreign fighter gia' morto in Siria e Wafa Koraichi, 24 anni, residente a Baveno in provincia di Verbania, fratello di Mohamed Koraichi, 31 anni, residente a Bulciago in provincia di Lecco gia' in Siria con la moglie Alice Brignoli, 39 anni, entrambi latitanti.
Reclutare e propagandare, i ruoli degli jihadisti arrestati
"Il profilo di novita' - ha detto il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli a proposito delle ipotesi d'attentato - e' che non si tratta di una indicazione generica. Una persona specifica viene invitata a procedere in territorio italiano. E in particolare viene indicata la citta' di Roma come luogo di riferimento dei cristiani". Il magistrato parla esplicitamente di un "salto di qualita'". "Non si tratta di un generico proclama ma di un messaggio individualizzato", "per colpire" con riferimento alla "cristianita'" e quindi della capitale in occasione del giubileo.
Al centro dell'inchiesta Alice Brignoli, convertita otto anni fa all'Islam e Mohamed Koraichi, arrivato dal Marocco, che lavorava come saldatore a Bulciago (Lecco). I due si erano allontanati sempre di piu' dalle famiglie ritenute 'infedeli'. Nel maggio scorso la mamma della ragazza aveva denunciato la scomparsa della figlia, di Mohamed e dei tre bambini, nellasperanza che il Tribunale togliesse i suoi nipoti ai genitorida lei ritenuti dei "pazzi furiosi". E proprio i figli di Koraichi, in una fotografia su Whatsapp vengono immortalatimentre inneggiano al martirio col dito puntato verso il Paradiso. L'immagine, agli atti dell'inchiesta e' quella del profilo Whatsapp. "E' un'immagine che ci preoccupa - ha detto il generale Giuseppe Governale, comandate dei Ros - perche'questi bambini cosi' indottrinati potrebbero essere domani i protagonisti del terrore". Immediate anche le reazioni politiche col premier MatteoRenzi che ha scritto su twitter: "Operazione stamani antiestremisti al nord molto importante. Complimenti a ministro, intelligence, inquirenti e forze ordine #tuttiinsieme", cui ha replicato, sempre su twitter il segretario leghista MatteoSalvini: "Sei presunti terroristi islamici sono stati arrestatiin Lombardia. Un dubbio: Renzi e' solo incapace oppure e'complice?".
LE INTERCETTAZIONI - "Voglio picchiare Israele"
In un'intercettazione Abderrahim Moutarrick (il pugile) parla con Abderrahmane Khachia che dice: "...Dio ci ha svegliati e ci ha messo in questi tempi, tempi di divertimento ad uccidere" e l'altro replica: "Una volta mi sono alzato e messo a progettare... Ho detto che voglio picchiare (inteso come colpire e far esplodere) Israele a Roma". "L'ambasciata...e sono andato da un ragazzo albanese a Varese e gli ho detto di procurarmi una pistola, la volevo comprare e forse lui si è insospettito di me e mi ha girato le spalle".
"Nelle conversazioni - spiega il gip - i due indagati chiariscono i loro sentimenti di assoluta avversione verso l'Occidente e tutti i miscredenti, specificando di avere gia' in passato addirittura maturato l'idea di commettere atti di terrorismo in Italia; in particolare Moutarrik ha fatto riferimento a un suo disegno per compiere un attentato all'Ambasciata di Israele a Roma. Più sfumata invece la volontà di colpire del Khachia presso la Questura di Varese, quando Oussama fu 'portato via senza motivo'". Nell'intercettazione infatti Khachia dice, parlando del fratello Oussama che era stato fermato e che poi mori in Iraq: "sai cosa mi fa... In Questura quella volta quando hanno portato via mio fratello senza motivo, era innocente, se trovavo qualcuno che mi preparava per l'operazione...".
"Per questi nemici giuro, se riesco a mettere la mia famiglia in salvo, giuro sarò io il primo ad attaccarli (...) in questa Italia crociata, il primo ad attaccarla, giuro, giuro che l'attacco, nel Vaticano con la volontà di Dio". E' un audio registrato inviato lo scorso 25 marzo da Abderrahim Moutaharrik a Mohamed Koraichi. "L'unica richiesta che ti chiedo - dice Moutaharrik - è la famiglia, tu sai voglio almeno che i miei figli crescano un po' nel paese del califfato dell'Islam".
Nell'ordinanza compare anche la trascrizione di un messaggio che Moutaharrik riceve da un uomo non identificato, probabilmente di alto livello, che l'arrestato conosce e ritiene importante. Il messaggio incita alla vendetta contro i cristiani: "dovete vendicarvi di loro, vendetta per i Musulmani. Bisogna sputarli in faccia, tirate fuori i vostri coltelli, non dovete mai avere pietà di loro, giuro non lo meritano, sono nemici di Dio e di suo Profeta, combattono i seguaci di Dio". E ancora, ricordando le parole di un principe, uno "sheiko", insiste perché ci siano "i fratelli uniti per combattere i nemici di Dio, nei paesi cristiani e un'unica operazione ci soddisfa di piu' di decine di bombe, ci fa vedere piu' benedizione e piu' impatto a creare sofferenza dei nemici di Dio, se state soffrendo, soffriranno con voi. Sperando da Dio quello che non sperano loro. Grazie a Dio abbiamo sentito le operazioni che sono state in Francia, operazioni dell'invasione della Francia, di Parigi, benedetta da Dio, le invasioni in Belgio, in America, all'est ed all'ovest, grazie a Dio", e ancora "sarete di quelli che auspicano a fare questo bene li nei paesi dei cristiani, a Roma, in Italia, in Spagna, in Francia cristiana, in Inghilterra cristiana, maledizione di Dio su di loro tutti insieme".(AGI)