Roma - Da Daniela Poggiali ad Angelo Stazzi, sono tanti gli 'angeli della morte' che hanno colpito negli ospedali italiani. Infermieri e infermiere accusati - e condannati - per aver ucciso i pazienti che avevano in cura. Ma i 'serial killer in corsia' hanno fatto vittime in tutto il mondo, in alcuni casi facendo decine di morti.
Sonya Caleffi - condannata in via definitiva a 20 anni di reclusione, l'infermiera dell'ospedale Manzoni di Lecco, aveva ucciso cinque pazienti con iniezioni di aria. In altri tre casi non era riuscita a portare a termine il 'lavoro'. Agli inquirenti ha raccontato che aveva agito per farsi notare dai suoi superiori, intervenendo prontamente di fronte alle embolie che lei stessa causava con le iniezioni. I giudici del merito, pur riconoscendo dei disturbi di personalita' della donna, l'avevano ritenuta perfettamente lucida e consapevole al momento dei fatti.
Alfonso De Martino - soprannominato "l'infermiere di Satana" accusato di aver ucciso tre pazienti all'ospedale di San Giuseppe Albano (Roma) fra il 1990 e il 1993
Antonio Busnelli - nel '93, fu accusato di 28 omicidi anche se si sospetto' ne avesse compiuti molti di piu' al Fatebenefratelli di Roma.
Stephan L. - 28 anni, infermiere nell'ospedale bavarese di Sonthofen, uccise con iniezioni letali ventisette pazienti. Nella storia della criminologia tedesca Stephan L. e' il peggiore serial killer del dopoguerra. Il tribunale lo ha riconosciuto colpevole dell'uccisione premeditata di 12 pazienti, dell'omicidio di altri 15 e di tentato omicidio in altri cinque casi. Per provocare i decessi dei pazienti a lui affidati, avvenuti tutti tra l'inizio del 2003 e la meta del 2004, somministrava prima sostanze narcotizzanti, poi iniezioni di farmaci che provocavano una paralisi muscolare, con il conseguente blocco della respirazione.
Edson Izidoro Guimaraes - Accusato di aver ucciso 132 pazienti ricoverati all'ospedale Salgado Filho di Rio per rincassare le "commissioni" di una agenzia di pompe funebri. Affermo' che la sua intenzione era solo di alleviare le sofferenze di malati di Aids e di altre gravi affezioni in stadio terminale togliendo loro le maschere d'ossigeno oppure procedendo con una inziezione letale.
Waltraud Wagner, Irene Leidorf, Stefanija Mayer e Maria Gruber - Condannate a all'ergastolo, 20 e 15 anni per aver uciso fra il 1983 e il 1989 20 pazienti con dosi letali di medicinali o versando dell'acqua nei loro polmoni in Austria.
Orville Lynn Majors - era infermiere nell'unita' di cure intensive dell'ospedale di Clinton, dove tra il 1993 e il 1995 si era verificata un'allarmante "epidemia" di morti di pazienti anziani: 130 persone tra i 56 e gli 89 anni che sembrano stare bene poco prima di una iniezione. Le autopsie delle salme esumate ha rivelato che alcune delle morti sono imputabili ad una iniezione di cloruro di potassio, una sostanza che puo' bloccare l'attivita' cardiaca.
Lucy de Berk - infermiera olandese condannata all'ergastolo per aver ucciso diversi pazienti, anziani e bambini, con dosi letali di sostanze stupefacenti. Un tribunale dell'Aia la riconobbe colpevole di quattro omicidi e tre tentati omicidi. Era stata incriminata per la morte di tredici persone, cinque ragazzini e otto anziani, in tre ospedali dell'Aia in cui aveva lavorato dal febbraio del 1997 al settembre del 2001. (AGI)