CdV - "Siamo testimoni di una violenza devastante contro i cristiani in Medio Oriente e alcuni altri paesi. Chi regge le sorti del mondo deve promuovere la coesistenza pacifica basata sulla riconciliazione e il perdono". Sono parole di Papa Francesco nel discorso di benvenuto a Abuna Matthias I, patriarca della Chiesa Ortodossa di Etiopia denominata "Tewahedo", in visita in Vaticano per iniziativa del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unita' dei cristiani. La sua Chiesa conta oggi 35 milioni di membri. Ed esiste anche una grande comunita' a Roma.
"E' una gioia, un momento di grazia poterle dare il benvenuto. La visita di Vostra Santita' rafforza i legami fraterni tra noi", ha detto Francesco ad Abuna Matthias I, con il quale ha affrontato il tema del cosiddetto "Ecumenismo del sangue" ricordando che quella etiope "e' stata una Chiesa di martiri dal principio. Il Papa ha commentato l'espressione di San Paolo sulla Chiesa come corpo mistico: "Se un membro soffre tutte le membra soffrono insieme". "Le sofferenze condivise - ha affermato il Papa - hanno fatto in modo che i cristiani pur divisi si inchinassero gli uni verso gli altri. Il sangue diventa seme dell'unita' dei cristiani".
Francesco ha ricordato che tutte le Chiese cristiane hanno un "unico martirologio, quello della Chiesa di Dio". "Dobbiamo - ha poi concluso - camminare insieme verso l'unita'", nonostante il "fardello di dolorosi malintesi e diffidenza per i quali chiediamo perdono". (AGI)
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