Roma - La Corte costituzionale ha eletto con 14 voti e una scheda bianca il giudice Paolo Grossi nuovo presidente. L'83enne storico del diritto prende il posto di Alessandro Criscuolo, che si e' dimesso dalla presidenza per motivi personali, pur restando giudice della Consulta. Il nuovo presidente rimarra' in carica fino al febbraio 2018. Grossi, fiorentino, e' stato nominato giudice costituzionale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 17 febbraio del 2009. Per piu' di 40 anni e' stato professore dell'Universita' di Firenze, citta' dov'e' nato nel 1933 e si e' laureato nel 1955. Da accademico, ha segnato la storia del diritto italiano con importanti innovazioni, trasformando una disciplina fino ad allora limitata al diritto medievale in uno studio piu' ampio e aperto alla modernita', e cambiando anche il nome stesso della materia con il suo arrivo al Consiglio universitario nazionale. Alla storia del pensiero giuridico moderno, Grossi ha intitolato sin dai primi anni Settanta un centro studi fondando anche i Quaderni Fiorentini attorno ai quali si e' raccolta un'intera comunita' scientifica. Grossi ha applicato la propria attivita' di studioso a un diritto socialmente orientato - si ricordano in particolare i suoi studi sulla proprieta' collettiva - e analizzato all'interno della dimensione costituzionale. Prima di diventarne giudice, il giurista aveva definito la Corte costituzionale "l'organo respiratorio dell'ordinamento, il luogo in cui matura l'elaborazione del concetto di ragionevolezza e in cui si commisura la norma del diritto vivente". Accademico dei Lincei, della Crusca, dei Georgofili e delle Scienze di Torino, ha ricevuto incarichi e riconoscimenti presso numerose istituzioni internazionali a cominciare al Max Planck Institut. (AGI)