Roma - Blitz di Carabinieri e Guardia di Finanza a Roma contro il clan camorristico dei Moccia, attiva nella commercializzazione di prodotti ortofrutticoli e lattiero-caseari nella Capitale. Sono 7 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Roma. "Quella compiuta oggi su esponenti del clan Moccia è un'operazione strategica della Direzione distrettuale antimafia di Roma". Non ha dubbi il procuratore aggiunto Michele Prestipino, coordinatore dell'inchiesta della Procura capitolina. "Da tempo stiamo ricostruendo nella capitale la pluralità di presenze di stampo mafioso nel territorio. Questa dei Moccia è una presenza ben inserita a Roma nel settore del commercio e dell'impresa, pur mantenendo significativi collegamenti con la realta' di Afragola, dove è nata e cresciuta". Il capo della squadra mobile Luigi Silipo e il comandante del nucleo di polizia tributaria della Finanza Cosimo Di Gesù hanno parlato senza mezzi termini "di salto di qualita' dell'organizzazione criminosa che sfruttava il reimpiego di capitali di provenienza illecita per creare nuove societa' dietro cui agivano gli esponenti del clan". Dalla vendita di verdura e mozzarelle all'acquisizione della gestione di alberghi, passando per i negozi di una catena di supermercati: era variegata e puntava in alto l'attività imprenditoriale avviata nella Capitale a partire dal 2010 da Luigi Moccia, il 60enne esponente di spicco dell'omonimo clan della camorra, destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere assieme al figlio 24enne Gennaro, a un imprenditore romano Gennaro Moccia (nessuna parentela col boss) e ad altre quattro persone (Carminantonio Capasso, Maria Maranta, Riccardo Nardella e Nicola Castaldo, questi ultimi due ai domiciliari) individuate dalla squadra mobile e dal Gico della Guardia di Finanza come stretti collaboratori o semplici prestanome. Beni per circa un milione di euro piu' 109mila euro cash, trovati a casa di uno degli arrestati, sono stati posti sotto sequestro.
Colpo contro la camorra anche a Napoli: Alessandro Giannelli, 38 anni, boss dell'omonimo gruppo del quartiere di Cavalleggeri, zona Ovest di Napoli attraversata da tempo da fibrillazioni tra cosche, e' stato catturato dai carabinieri all'alba. Era latitante dalla fine del 2015, quando si era sottratto agli obblighi della sorveglianza speciale. Quando lo hanno arrestato i militari del nucleo investigativo del comando provinciale partenopeo, aveva intenzione di raggiungere Roma. "L'azione dello Stato contro il crimine non conosce tregua. Anche oggi, forze dell'ordine e magistratura hanno messo a segno un'altra importante vittoria con due operazioni di alto livello investigativo", ha commentato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. (AGI)