Roma - I tassisti italiani scendono in piazza per ribadire il loro 'no' a servizi concorrenziali come Uber e chiedere il rispetto delle leggi vigenti, pur dicendosi disponibili a un confronto con le istituzioni per migliorare il servizio. Diverse centinaia di persone sono in presidio da questa mattina in piazza Santi Apostoli, a Roma, dove sono presenti tutte le sigle sindacali delle auto bianche. "Oggi è la giornata europea di protesta dei servizi taxi e noleggio che agiscono nella legalità contro ogni forma di deregolamentazione del settore", spiega il coordinatore nazionale di Unica Taxi Cgil, Nicola Di Giacobbe, sottolineando che "Uber non è un servizio pubblico, non è un servizio per i cittadini, ma sfrutta semplicemente il lavoro di autisti da cui trae un beneficio economico senza il rispetto delle norme fiscali e previdenziali italiane". I tassisti chiedono "solo il rispetto delle leggi vigenti. Siamo disposti a discutere con Comuni, Regioni e anche Governo su come si può migliorare il servizio - aggiunge Di Giacobbe - ma nel rispetto di due elementi imprescindibili: la territorialita' e la tariffa regolamentata".
"Ce n'est qu'un debut continuons le combat!", recita lo striscione portato in piazza dai manifestanti, in segno di solidarietà con i colleghi parigini. "La mobilitazione romana "non prevede interruzione del servizio, perché abbiamo voluto evitare fermi viste le esigenze di ordine pubblico della città", spiega ancora Di Giacobbe, ma le cose potrebbero cambiare se "passasse qualunque modifica alla legge 21/92, che sancisce territorialità e tariffa amministrata del servizio, e che prevede che le auto a noleggio debbano partire da una rimessa e tornarvi dopo il servizio". Qualora le norme cambiassero, "scenderemo in lotta e chiameremo la categoria a un fermo nazionale", annuncia il rappresentante sindacale.
I tassisti fiorentini solidali con quelli parigini incrociano le braccia nelle ultime 4 ore di turno. Stamane erano in tanti a dire no al Governo affinché "non deregolamenti il settore e respinga gli emendamenti del Senato". Tanti hanno protestato volantinando davanti alla stazione di Santa Maria Novella. Protesta arrivata nel pomeriggio davanti all'aeroporto fiorentino.
"Chiediamo a gran voce che il Governo nazionale non deregolamenti il settore, che respinga (come già successo alla Camera) gli emendamenti presentati al Senato, che prenda coscienza che l'approvazione dei suddetti emendamenti porterebbe distorsioni tali, nel settore, da favorire in maniera ingiustificata le multinazionali, che operando senza alcuna limitazione sfruttando i lavoratori, precarizzandoli, creano elusione ed evasione fiscale". E' quanto chiede, in una nota, il cda di APPTAXI, il consorzio nazionale di settore che riunisce oltre 5mila auto bianche su tutto il territorio nazionale, a Firenze rappresentato da SoCoTa 4242.
"Riteniamo - prosegue Simone Giuliani, dirigente Socota - che il rispetto della legalità, la lotta dell'abusivismo e la battaglia contro l'uso distorto e illegale di tecnologie e autorizzazioni NCC, non possa conoscere deroghe, e tali principi dovrebbero essere perseguiti da chi svolge una funzione politica di controllo. Il tentativo di grandi aziende di entrare nel settore esclusivamente come intermediari, relegando i singoli tassisti al trasporto di clienti gestiti da altri, non può fare venire meno l'impegno, profuso da una struttura come APPTAXI tesa al soddisfacimento della clientela del servizio taxi, attraverso un costante e continuo innalzamento del livello qualitativo dell'attività"."Chiediamo dunque al Governo di farsi promotore di un tavolo di lavoro, con le Associazioni di Categoria - è la richiesta del cda di APPTAXI - teso al ripristino della legalità, alla tutela del lavoro e della fiscalità generale, alla pianificazione della normativa del futuro e alla condivisione di un percorso indirizzato all'innalzamento qualitativo del servizio taxi".
Anche a Napoli protesta anti-Uber ma da parte di un unico sindacato. I taxi aderenti al sindacato di base hanno infatti inscenato una manifestazione questa mattina partendo da piazza San Francesco in corteo fino al municipio.
(AGI)
(26 gennaio 2016)