Roma - I ragazzi di oggi sono troppo aggressivi e arroganti nei confronti dei loro coetanei piu' deboli, anche per colpa dei genitori che li difendono a oltranza e spesso in maniera irragionevole. Paola Vinciguerra, psicoterapeuta, e presidente della Eurodap (Associazione europea disturbo da attacchi di panico) commenta all'AGI l'episodio della dodicenne di Pordenone che si e' lanciata dal balcone di casa, lasciando sulla scrivania una lettera contro i compagni di classe, "Adesso sarete contenti". "Certamente c'e' una risposta di questa ragazzina altamente disfuzionale - osserva Vinciguerra - . E' un'adolescente molto fragile, con poca confidenza con i suoi genitori, ai quali evidentemente non si e' sentita di appoggiarsi e di comunicare quello che le stava succedendo per farsi proteggere".
Ma come e' possibile che i professori abbiano dichiarato di non avere notato alcun segno di disagio? "La presenza in classe dei professori e' legata all'orario della lezione, mentre le molestie e gli atti di bullismo spesso avvengono fuori dalla scuola - sottolinea la psicoterapeuta - . Inoltre, i docenti fanno un lavoro difficile, e sono pagati pochissimo. Dovrebbero fare dei corsi di psicologia, per essere aiutati ad individuare le situzioni critiche". Situazioni che purtroppo possono distruggere una vita. "Le persone vittime di bullismo ne portano i segni per asempre - conferma Vinciguerra - perche' quello che distrugge l'essere umano sono i traumi". Nei mesi scorsi si e' parlato molto di due studenti in gita scolastica a Milano morti dopo essere precipitati dalla finestra dell'albergo. "E complicato affermare che i casi di bullismo siano in crescita, perche' servirebbe un'indagine accurata che tenga conto di varie fasce di eta' e di situazioni - osserva Vinciguerra - ma potrebbero essere in aumento i casi di bullismo cibernetico. I ragazzi oggi postano di tutto, usano le reti per aggredire. Certamente sono meno educati di una volta, in quanto i genitori nei loro confronti commettono errori strutturali, con un atteggiamento protettivo e permissivo che rasenta il lassismo. Tendono a scusare tutto, invece i ragazzi hanno bisogno di essere guidati. Penso per esempio a quei papa' e a quelle mamme che addirittura minacciano i professori quando mettono delle note di richiamo ai loro ragazzi". La psicoterapeuta tiene a ricordare un episodio a suo avviso molto grave. A novembre scorso 22 studenti di una scuola media in provincia di Torino sono stati sospesi perche' si scambiavano su WhatsApp foto e video dei professori accompagnandole con frasi di scherno. Dopo la sospensione e' scattata la protesta dei genitori. "Non c'e' da stupirsi quindi di atteggiamenti predatori nei confronti di chi e' piu' debole o meno appetibile". (AGI)