Roma - Mese di gennaio senz'altro 'incoraggiante' in termini meteo per un ritorno a caratteristiche tipicamente invernali, con la fine dell'alta pressione che ha dominato a dicembre sulla penisola. Secondo il sito www.ilmeteo.it, diretto da Antonio Sano', si presenta un quadro "molto dinamico e senz'altro promettente in termini di instabilita' e di freddo e neve. Il cambiamento potrebbe essere anche significativo e gia' qualcosa di importante dovrebbe verificarsi nella prima settimana del mese". L'anticiclone, che si e' mostrato padrone assoluto sul Mediterraneo per tanti giorni, dovrebbe subire uno scossone, dapprima ad opera di una 'rasoiata' fredda orientale, poi dal flusso perturbato atlantico che dovrebbe infliggergli il colpo decisivo.Nei primi giorni di gennaio e fino al 12-13 del mese, si prevedono sul Mediterraneo centrale e anche sull'Italia "diverse perturbazioni atlantiche che, seppure intervallate a fasi di temporanea stabilita', porterebbero tempo piuttosto instabile con piogge diffuse e finalmente anche neve sui monti. In questa fase la circolazione atlantica non favorirebbe particolarmente il freddo, salvo qualche temporaneo orientamento delle correnti piu' da nord-ovest che potrebbe comportare l'inserimento di nuclei di aria relativamente fredda in grado di portare nevicate a quote collinari sull'Appennino centro-settentrionale". In linea di massima si trattera' di una "fase piovosa soprattutto per il centro-sud, meno per il nord, sottovento rispetto alle correnti di matrice nord-occidentale. Prospettive, quindi, per la prima decade di gennaio positive per la neve sui rilievi appenninici, soprattutto oltre i 1200-1300 metri. Probabilmente, fase ancora abbastanza asciutta per le Alpi che potrebbero vedere ancora allungarsi i tempi per nevicate degne di nota, salvo qualcuna piu' consistente nei primissimi giorni del mese".
Da meta' gennaio circa sara' possibile una "evoluzione barica decisamente intrigante in termini di freddo e di neve. Tornerebbe l'anticiclone, ma questa volta con propositi migliori: con tutta probabilita', il flusso Atlantico concentrerebbe la sua azione in Oceano largo, traghettando l'anticiclone subtropicale verso l'Europa, ma favorendone il sollevamento meridiano piu' a ovest rispetto all'Italia. Prospettive, quindi, di blocco atlantico probabilmente anche consistente e duraturo. Questa e' una premessa fondamentale per avere finalmente freddo sull'Italia. Unica incognita, e' la solita presenza anticiclonica che potrebbe talora essere troppo invadente". Tuttavia, c'e' "motivo di ritenere che da est, area europea che diventerebbe sempre piu' fredda, possano venire elementi tali da fiaccare l'anticiclone, deviandolo verso ovest e favorire in piu' di qualche occasione inserimenti di nuclei freddi anche verso l'Italia. Una manovra agevolata da un'altra alta pressione che dovrebbe giocare un ruolo fondamentale nel prossimo inverno: quella che con molta probabilita' andrebbe formandosi in sede subpolare, piu' esattamente sul centro-nord della Scandinavia. Essa avrebbe il merito di incentivare le correnti da nord-est, in direzione soprattutto del centro Europa, ma spesso anche - dato il baluardo anticiclonico in costituzione a ovest - verso il Mediterraneo centrale e l'Italia". Insomma, da meta' gennaio l'Italia potrebbe avere finalmente la sua parte di inverno e, secondo www.ilmeteo.it, "le condizioni sarebbero favorevoli, ma e' chiaro che poi bisognera' vagliare via via quanto incisive potranno essere le eventuali azioni fredde e su quali zone della penisola interverranno". (AGI)