Milano Alberto Stasi "è stato ben accolto" nel carcere di Bollate dove è detenuto dopo essere stato condannato dalla Cassazione a 16 anni di reclusione per avere ucciso Chiara Poggi il 13 agosto 2007 a Garlasco. Lo riferiscono persone a lui vicine che sono andate a visitarlo.
Quasi sicuramente resterà a Bollate e non verrà trasferito in altre carceri. E' rinchiuso nella cella 315 del primo reparto e a chi è andato a trovarlo ha detto di trovarsi "bene" in quello che è considerato un penitenziario-modello.
Nella sua cella e' in compagnia di un altro italiano e di due montenegrini. La sua preoccupazione maggiore - riferiscono sempre fonti - e' per la madre, rimasta sola dopo la morte del padre Nicola, che si era ammalato pochi mesi dopo la prima sentenza della Cassazione che aveva annullato due assoluzioni e disposto l'appello - bis finito con la condanna.
Stasi era rimasto disoccupato all'indomani della prima condanna quando venne lasciato a casa dallo studio di commercialisti per il quale lavorava. Negli ultimi tempi, aiutava la madre nella gestione dell'impresa di famiglia di autoricambi. Nei prossimi mesi potrebbe arrivare per lui la radiazione dall'Albo dei Commercialisti in seguito alla condanna. Un problema in piu' per quando, tra qualche anno, potra' essere autorizzato al lavoro esterno al carcere. (AGI)