I dipendenti della ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti solidi urbani a Modica, nel Ragusano, hanno proclamato lo stato di agitazione. L'autunno è calato anche in Sicilia, fra un mese è Natale, ma per gli operatori ecologici dell'Igm rifiuti industriali - impresa che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti a Modica - il tempo degli stipendi è fermo al caldo mese di luglio. Il Comune, in perenne crisi di liquidità, non paga con regolarità il corrispettivo per i servizi di pulizia nelle strade cittadine, mentre la ditta non può anticipare le somme per i salari. Risultato? Ottanta persone più i lavoratori stagionali, spesso a capo di famiglie monoreddito, vantano quattro mesi di stipendi arretrati, il rimborso Irpef e i 2/3 della quattordicesima di giugno.
"Non sono state rispettate le intese siglate per due volte sotto l'egida della Prefettura di Ragusa per consentire ai lavoratori di percepire il dovuto" lamentano i rappresentanti sindacali di Fp Cigl, Fit Cisl e Uil Trasporti. L'ultimo accordo era stato sottoscritto il 10 ottobre scorso, con il quale il Comune di Modica s'impegnava a versare 500 mila euro alla Igm entro i venti giorni successivi.
Lunedì scorso hanno scioperato e hanno manifestato davanti l'ingresso di palazzo San Domenico, sede del Comune, esponendo anche uno striscione con la scritta "Rispetto" sulla balconata che dà su Corso Umberto, via principale di Modica Bassa. Inoltre i rappresentanti sindacali degli operatori ecologici si sono rifiutati di aderire alla disposizione di servizio emanata via 'Pec' dall'amministrazione comunale, retta dal sindaco Ignazio Abbate, per effettuare la bonifica di microdiscariche e dei cassonetti delle frazioni del secco e dell'umido delle postazioni di prossimità, prevista oggi. La cronica mancanza di liquidità nelle casse del Comune coinvolge anche i circa 600 dipendenti comunali, che pochi giorni fa hanno percepito la mensilità di settembre.