La presenza del sottomarino nucleare statunitense Uss John Warner, una delle unità che hanno partecipato al recente attacco in Siria, in rada a Napoli a fine marzo scorso ha scatenato un'ondata di polemiche.
Con una nota il sindaco Luigi de Magistris ha scritto al contrammiraglio Arturo Faraone, comandante della Capitaneria di Porto di Napoli, per ribadire che, In base a una delibera approvata il 23 settembre 2015 Il porto di Napoli è stata dichiarata 'area denuclearizzata'
Cosa significa area denuclearizzata
In sostanza la delibera 609 vuole interdire l'attracco e la sosta di qualsiasi natante a propulsione nucleare o che contenga armamenti nucleari. Non solo, ma esprime e riafferma il ruolo di "Napoli 'Città di Pace', rispettosa dei diritti fondamentali di ciascuno, convinta del disarmo e della cooperazione internazionale".
La chiave sta però nella parola 'volontà'. Quello espresso dal sindaco di Napoli non è altro che un desiderio, perché il 'John Warner' poteva stare all'ancora nelle acque del golfo di Napoli: era in un'area autorizzata e assegnata alla Nato.
E' da decine di anni che esiste un protocollo d'intesa tra la Nato e l'Italia che permette a unità dell'Alleanza di stazionare in zone dedicate, per rifornimento e operazioni di manutenzione, e quando si tratta di attività proprie della Nato non è necessario richiedere autorizzazione aggiuntiva o particolare. A meno che non si parli di attività operativa, ovvero bellica che parta dall'Italia: allora occorre la pre-autorizzazione italiana del nostro governo. Il sottomarino Usa però è salpato dal porto di Gibilterra il 5 aprile diretto al largo della Siria contro cui avrebbe lanciato, secondo fonti militari americane, sei missili Tomahawk.
A Napoli insomma, era solo per i rifornimenti, ma soprattutto non è mai entrato nel porto di Napoli, né vi potrebbe entrare - viene riconosciuto - proprio per le sue caratteristiche di unità nucleare nonostante il capoluogo campano sia la sede della VI Flotta della Marina statunitense.
I tempi non tornano
Il passaggio da Napoli comunque, non è legato all'attacco contro la Siria. L'arrivo nella rada di Napoli è datato 20 marzo, al termine della esercitazione 'Dynamic Manta 2018 (DYMA 18)' che si è svolta dal 2 al 16 marzo nel Mediterraneo con la partecipazione di unità navali e sommergibili di Canada, Grecia, Italia, Spagna e Turchia, sotto il controllo del Comando Sommergibili della Nato. Dopo il 20 marzo la 'John Warner' ha lasciato le acque italiane raggiungendo Gibilterra e da lì, il 5 aprile, ha levato le ancore navigando verso il Mediterraneo orientale e quindi piazzandosi a distanza tale da poter prendere parte poi, venerdì notte, all'attacco contro la Siria lanciando missili Tomahawk.
Che tipo è Warner
John Warner può essere utilizzato per diverse missioni, tra cui sorveglianza, ricognizione, ricerca e soccorso, così come il lancio di missili e siluri e la posa di mibe mine. E' un sottomarino della classe Virginia, Va-class o 774-class, di attacco rapido e utilizzabile anche per missioni oceaniche. Costruito nel marzo 2013, è stato varato a settembre 2014 e normalmente è di stanza a Norfolk, in Virginia Ha 132 persone in equipaggio, tra cui 15 ufficiali ed è arnato con 12 missili Tomahawk.