Il crollo del ponte Morandi a Genova fa salire il bilancio delle morti sul lavoro: nei primi 11 mesi del 2018 i casi di infortunio denunciati all’Inail sono stati 592.571, in aumento dello 0,5% rispetto all’analogo periodo del 2017. Gli infortuni con esito mortale sono stati 1.046, 94 in più rispetto alle 952 denunciate tra gennaio e novembre del 2017 (+9,9%). L’aumento, spiega l'Inail, è dovuto, oltre ai 37 decessi della tragedia di Genova, anche agli incidenti stradali avvenuti, sempre in estate, a Lesina e a Foggia, in cui hanno perso la vita 16 braccianti.
Guardando ai settori produttivi, il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è aumentato dello 0,7% nella gestione industria e servizi (dai 462.304 del 2017 ai 465.653 casi del 2018) e dello 0,3% nel conto Stato (da 95.712 a 95.981). In agricoltura si registra invece un calo dell'1,7% (da 31.467 a 30.937).
L'analisi territoriale evidenzia un aumento delle denunce di infortunio nel Nord-Ovest (+0,8%), nel Nord-Est (+1,7%) e al Sud (+0,5%) e un calo al Centro (-1,1%) e nelle Isole (-1,8%). Tra le regioni con i maggiori incrementi percentuali si segnalano la Provincia autonoma di Bolzano (+5,3%), il Friuli Venezia Giulia (+4,3%) e il Molise (+3,2%), mentre i decrementi maggiori sono quelli rilevati nella Provincia autonoma di Trento (-7,6%), in Valle d'Aosta (-4,6%) e in Abruzzo (-3,7%).