Uno dei peggiori anni per quanto riguarda le morti sul lavoro. Il 2019, fino ad ora, sta registrando un possibile nuovo aumento degli incidenti rispetto al 2018, che aveva già segnato un rialzo di oltre il 6% di 'morti bianche rispetto all'anno precedente. Lo scorso anno le denunce di infortunio con esito mortale sono state - secondo dati Inail - 1.218, contro le 1.148 del 2017 e le 1.154 del 2016. Ma nei primi sette mesi di quest'anno le denunce sono state 599, 12 in più rispetto ai primi sette mesi dell'anno precedente.
Un'estate nera
Al di fuori delle statistiche ufficiali dell'Inail, la cronaca riporta ad agosto e settembre una serie continua di incidenti sul lavoro con vittime: ad oggi già 18 i casi segnalati.
- Il 7 agosto un uomo èmorto nel Ferrarese per il cedimento di una cinghia mentre installava una pesa.
- Il 9 agosto sono deceduti un muratore colpito da un tondino di ferro in provincia di Bergamo e un operaio che a Cremona stava scaricando delle travi d'acciaio.
- Il 14 agosto un operaio ha perso la vita schiacciato da una pedana in provincia di Bergamo. Lo stesso giorno una donna è caduta dal quarto piano di un palazzo mentre stava pulendo i vetri.
- Il 16 agosto un operaio è precipitato da una scala in una azienda di logistica alle porte di Piacenza.
- Il 17 agosto un operaio è morto nel Cosentino in un cantiere, incastrato con la testa tra un container e la cabina comandi.
- Il 20 agosto un muratore è precipitato da una terrazza nel Catanese; nello stesso giorno nel Riminese una donna è morta cadendo da una scala mentre era impegnata nella manutenzione di una giostra.
- Il 26 agosto nell'Aquilano un uomo ha perso la vita schiacciato dalla pedana di un mezzo pesante che stava riparando.
- Il 30 agosto nel Frusinate un operaio è morto travolto da metri di terra in un cantiere. Nello stesso giorno a Varese un operaio è rimasto schiacciato da un rullo. Il 4 settembre un operaio edile è caduto da un ponteggio a Latina.
- L'11 settembre nel catanzarese un uomo è rimasto schiacciato da un trattore. Oggi, 12 settembre, 4 operai sono morti annegati a Pavia in una vasca di liquami.
I dati Inail del 2019
Nei primi sette mesi di quest'anno le denunce sono state 599, 12 in più rispetto ai primi sette mesi dell'anno precedente (+2%). Da gennaio a luglio sono aumentate in particolare (18 in più, da 414 a 431) le denunce per i casi mortali avvenuti in occasione di lavoro mentre sono diminuiti quelli occorsi in itinere (da 173 a 167).
L'Agricoltura ha registrato nei primi sette mesi di quest'anno un aumento di 22 denunce (da 56 a 78) a fronte di 10 casi in meno nell'Industria e servizi (da 522 a 512), mentre nel Conto Stato le denunce sono state nove in entrambi i periodi.
Dall'analisi territoriale emerge un aumento dei casi mortali solo nell'Italia centrale e meridionale: 10 in più al Centro (da 110 a 120), 15 in più al Sud (da 119 a 134) e 12 in più nelle Isole (da 46 a 58). Nel Settentrione si rileva, invece, una diminuzione di due casi nel Nord-Ovest (da 155 a 153) e di 23 nel Nord-Est (da 157 a 134).
A livello regionale spiccano i 16 casi mortali in più denunciati in Puglia e i 17 in meno del Veneto. L'analisi di genere mostra, nel confronto tra i primi sette mesi del 2019 e del 2018, un andamento opposto tra i due sessi: 21 casi mortali in più per gli uomini (da 527 a 548) e nove in meno per le donne (da 60 a 51). In aumento le denunce di infortunio con esito mortale per i lavoratori comunitari (da 29 a 40) ed extracomunitari (da 64 a 71), mentre tra gli italiani si registrano sei casi in meno (da 494 a 488).
Gli incidenti "plurimi", espressione che indica gli eventi che causano la morte di almeno due lavoratori, nei primi sette mesi del 2019 sono stati 12 e hanno provocato la morte di 24 persone, prevalentemente sulla strada. Tra gennaio e luglio dell'anno scorso, invece, i decessi furono 26 in 10 incidenti plurimi.