Non si sblocca lo stallo sul possibile sbarco a Lampedusa dei 134 migranti da 15 giorni a bordo della Open Arms. Nel frattempo è 'guerra' tra le differenti perizie mediche sulle condizioni di salute dei passeggeri presenti sull'imbarcazione della Ong spagnola, che recupera in mare i migranti che tentano la traversata dal Nord Africa all'Italia tramite natanti di fortuna, e in particolare di quelli sbarcati, 13 tra ieri e oggi.
Le due perizie
Secondo il referente medico del Poliambulatorio dell'isola, Francesco Cascio (già presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana) - una carriera politica tra Dc, Forza Italia ed alfaniani - le persone sbarcate nella notte "stavano bene". Per l'igienista solo uno dei migranti presentava un'otite mentre negli altri non sarebbero state riscontrate patologie di rilievo. "Tra le persone che hanno fatto sbarcare per ragioni mediche non abbiamo riscontrato casi di scabbia", spiega Cascio intervistato da Tpi.
Il paziente più grave medicato dal poliambulatorio di Lampedusa, prosegue il medico, "è un migrante con un'otite media. Nessun timpano perforato. Abbiamo dato una terapia ed è stato trasferito con gli altri all'hotspot dell'isola". Quanto alle ferite da arma da fuoco "erano già cicatrizzate, a bordo, magari, viste le condizioni igienico-sanitarie, c'era il rischio che si infettassero".
Di contenuto diametralmente opposto la relazione di uno psicologo di Emergency, Alessandro Dibenedetto, che parla di sintomatologie tra cui "pensieri di autolesionismo", disturbi "ansioso-depressivi", "senso di disperazione" e "incubi" riscontrate soprattutto tra i minori e le donne visitati a bordo della Open Arms.
Il documento medico si sofferma soprattutto sulle "esperienze traumatiche", che hanno segnato i passeggeri della Open Arms anche nella loro migrazione prima dell'approdo in mare, tra cui "abusi e sfruttamento, tortura, trattenimenti arbitrari e altre violazioni dei diritti umani". Un quadro clinico che porta lo psicologo della Ong a concludere che i passeggeri si trovino in "condizioni di estrema vulnerabilità, sia fisica sia psicologica, aggravata dalla condizione di incertezza oggi vissuta e dal livello di stress che attualmente stanno vivendo a bordo della nave esponendoli così a gravi rischi psicopatologici".
Ma non sono solo problemi psicologici: secondo i medici dello staff Cisom saliti a bordo, ci sono tra i migranti a bordo almeno 20 casi di scabbia, e diversi casi di cistite emorragica, problemi resi più gravi dalla scarsita' di antibiotici a bordo.
L'affondo di Salvini contro la Ong spagnola
Intanto, all'ombra della crisi di governo, i differenti pareri medici sono finiti al centro di commenti di giornata degli schieramenti politici. Il vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini ha sentenziato: "Siamo davanti all'ennesima presa in giro della ong spagnola, che per giorni ha girovagato nel Mediterraneo al solo scopo di raccogliere più persone possibili per portarle sempre e solo in Italia". Poi il consueto affondo sulle Ong: "Fanno solo battaglia politica, sulla pelle degli immigrati e contro il nostro Paese. Ma io non mollo".
A fare da contraltare il presidente del Parlamento Europeo, l'esponente Pd David Sassoli, che sottolinea: "La situazione a bordo della Open Arms è al limite del sopportabile, è necessario consentire lo sbarco immediato. Gli immigrati sono bloccati sulla nave da 14 giorni, cedendo ad atti di autolesionismo". Mentre il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, in una lettera inviata al premier Giuseppe Conte, esprime "forte preoccupazione per la perdurante situazione di privazione de facto della libertà delle persone a bordo" e per il loro "precario equilibrio psico-fisico, certificato anche dai medici di Emergency".
Nel frattempo la Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta per sequestro di persona in merito al caso Open Arms. Fonti dell'ufficio diretto da Luigi Patronaggio e Salvatore Vella confermano che l'apertura di un fascicolo, al momento a carico di ignoti, è la conseguenza di due esposti presentati da parte dei legali della Ong e dei giuristi democratici. Lo stallo prosegue. L'imbarcazione si trova a un chilometro dalla costa di Lampedusa. Dal Viminale trapela che nessun Paese europeo ha avanzato passi formali in direzione per accogliere parte dei migranti a bordo della Open Arms.
E all'orizzonte si scorge una riproposizione della stessa dinamica: la Ocean Viking, con a bordo 350 migranti, che attualmente naviga tra Malta e Pantelleria.