Sarebbero quattro gli uomini delle forze di Polizia rimasti feriti nel corso della manifestazione dei pescatori, ancora in corso da stamattina a Bari per protestare contro le leggi dell'Unione europea che impongono le maglie larghe per alcuni tipi di pesca. Gli agenti che garantivano l'ordine pubblico sono stati feriti dal lancio di due fumogeni, quando il corteo si trovava nei pressi del Castello Svevo e ha provato a forzare il blocco delle forze di polizia per entrare nel porto, dal provveditorato alle opere pubbliche. Un poliziotto ha riportato lesioni a un timpano ed è stato portato in ospedale, gli altri tre sono rimasti lievemente storditi dall'esplosione. Secondo il sindacato di polizia Sap, i manifestanti hanno lanciato anche bombe carta contro gli agenti.
Il corteo - formato da circa 500 pescatori - era stato autorizzato a svolgersi dal teatro Margherita sino alla sede dell'Autorità portuale, sul lungomare ma, giunto all'altezza del luogo in cui avrebbe dovuto concludersi, ha sfondato il blocco e cercato di entrare in porto. L'ammiraglio Giuseppe Meli, comandante della Direzione marittima di Bari, ha ordinato la chiusura dei due varchi del porti, delle Dogane e della Vittoria. La strada che costeggia l'infrastruttura, dal lato del lungomare Vittorio Veneto, è momentaneamente bloccata. Una delegazione di pescatori ha chiesto di incontrare i vertici della Direzione marittima, a cui si contesta di effettuare controlli troppo stringenti sul rispetto delle norme comunitarie.
"A Bari è in corso una manifestazione di pescatori che ha visto momenti di violenza con tensioni e lancio di bombe carta contro la Polizia. A causa del lancio di uno di questi ordigni artigianali, due colleghi hanno riportato ferite ad un orecchio e al piede. A loro, la nostra solidarietà, basta con queste aggressioni", commenta Stefano Paoloni, Segretario Generale del sindacato Autonomo di Polizia (Sap).