Strage aggravata dal razzismo: è questa l'accusa formulata dalla Procura per Luca Traini, il 28enne arrestato dai carabinieri dopo il raid razzista di Macerata. Ed è la seconda volta che un'accusa simile viene formulata in Italia: il precedente risale al processo iniziato nel 2009 per la strage compiuta a Castel Volturno il 18 settembre 2008. Davanti a una sartoria della cittadina campana erano stati massacrati a colpi di pistola e mitra sette immigrati africani. Quattro esponenti del clan del Casalesi furono condannati all'ergastolo e uno a 8 anni e mezzo di carcere.
Gli altri raid razzisti
- La strage di Pescopagano avvenuta il 24 aprile 1990 davanti al bar "Centro" della piccola frazione del comune di Mondragone. Nell'agguato al bar "Centro" morirono due persone, Naj Man Fiugy e Alfonso Romano, e sei rimasero ferite. Subito dopo il gruppo di fuoco uccise tre stranieri: Haroub Saidi Ally, Ally Khalifan Khanshi, Hamdy Salim, a bordo di una Fiat 127 parcheggiata vicino all'esercizio commerciale, e ferì il quarto occupante della vettura. La mattanza fu causata dall'obiettivo di bloccare per conto del boss Antonio Bardellino la vendita di droga nella zona tra Castel Volturno e Mondragone, da un conflitto interno tra le due principali organizzazioni malavitose del posto, il clan La Torre che gestiva da anni l'intero territorio e i casalesi. Mandanti ed esecutri, scoperti 17 anni dopo, furono condannati in via definitiva nel 2009.
- La strage di Firenze fu compiuta il 13 dicembre 2011. Due senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, furono uccisi da Gianluca Casseri, un estremista di destra che si uccise mentre le forze dell'ordine gli davano la caccia.
Perché Traini ha sparato
L'interrogatorio ha confermato che a scatenare il raid è stato l'omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne romana i cui resti smembrati sono stati trovati in due valigie, per il quale è in carcere uno spacciatore nigeriano.
Al giovane ex candidato leghista di Tolentino è stato contestato anche il porto abusivo di armi. Nella sua auto sono stati trovati molti proiettili e nella perquisizione dell'abitazione è stata trovata una copia del Mein Kempf. Traini è stato trasferito nel penitenziario di Montacuto, ad Ancona, lo stesso in cui è rinchiuso il 29enne nigeriano Innocent Oseghale, per il quale il gip ha convalidato l'arresto.
Traini, che non ha mostrato segni di pentimento, viene tenuto lontano dai detenuti stranieri, per evitare possibili rappresaglie.
Come stanno i feriti
I sei feriti, tutti immigrati di età compresa tra i 21 e i 33 anni e provenienti da Mali, Gambia e Nigeria, sono in condizioni stabili. Il più grave è un nigeriano con una ferita perforante al torace, che comunque non è in pericolo di morte. Quattro feriti sono ricoverati nell'ospedale di Macerata, uno è in quello di Ancona. Un ragazzo 26enne, rimasto ferito di striscio alla coscia destra, ha firmato per andarsene ed è stato stato dimesso. L'unica donna del gruppo è ricoverata in ortopedia, con una frattura alla spalla e dovrà essere operata.
La polemica politica
Intanto monta la polemica politica: Laura Boldrini ha invitato Matteo Salvini a scusarsi: "In questo ambito dell'odio ci sono diversi cattivi maestri: ma forse quello più attivo si chiama Matteo Salvini". "Dobbiamo impegnarci tutti per fermare le parole di odio, la propaganda violenta, l'onda razzista e fascista che sta montando nel nostro Paese", ha chiesto il presidente del Senato e leader di Leu, Pietro Grasso, su Facebook.
"I tifosi dell'immigrazione di massa sono delinquenti e istigano alla violenza", ha replicato il leader leghista, Matteo Salvini, "sono loro a seminare odio e paura. Io non vedo alcun pericolo comunista o fascista".