Qualche avvistamento c’era stato già l’anno scorso, inverno 2016, ma portercolesi e orbetellani avevano archiviato la cosa come leggenda di paese. Ma ora è ufficiale: in Feniglia ci sono i lupi, sembra un piccolo branco, sceso dal Monte Amiata (i lupi possono percorrere anche 50 chilometri in una notte) o uscito dalla vicina riserva naturale dell’Uccellina. Forse attratti dalla fauna selvatica della pineta maremmana, famosa perché nel 1609 ci morì Caravaggio – una storia però mai provata - che si estende sul magnifico tombolo di Feniglia, a Orbetello, una delle spiagge più belle e frequentate della bassa Toscana, ritrovo glamour per tanti romani con villa ad Ansedonia e Porto Ercole.
In Feniglia ci sono i lupi, ecco le foto, scattate da Franco Bastanti, storico titolare della più nota agenzia immobiliare della zona, noto come Vinicio, titolare di un ristorante, che ha affidato a Facebook il suo sfogo. “Io sono residente Ansedonia da 70 anni, da quando sono nato, mai la pineta e stata popolata da simili animali selvatici. Da 5 mesi sono stati notati un branco di lupi selvatici, che scorrazzano per tutto il tombolo, causando un abbandono in massa di animali docili come caprioli e daini (questi si sono rifugiati nelle colline vicine (Ansedonia Poggio Tiberio)”.
Bastanti è convinto che i lupi siano stati ‘importati’: “Come si può lanciare questo tipo di animale in una oasi naturalistica solo per equilibrare la presenza di troppi caprioli (sono state già trovate alcune carcasse di caprioli/daini) queste sono le voci che circolano in loco. Il genio che ha escogitato questo sistema rudimentale non ha messo in conto che la pineta e parco naturale aperta alle persone avendo i cancelli. Ciclabile e pedonali aperti”.
Un cacciatore della zona, interpellato da Agi, sostiene che no, non esiste: i lupi sono arrivati da soli, dalle montagne. Sono loro ad aver sbranato daini e caprioli che i turisti e i frequentatori della spiaggia hanno visto tante volte, sia dal lato di Ansedonia, dietro agli allevamenti di spigole e orate, vicino al ristorante Il Cartello, sia in mezzo alla pineta.
Tra tre settimane è Pasqua e all’Argentario si apre ufficialmente, da sempre, la stagione turistica. Romani e grossetani arrivano per il primo sole, le prime biciclettate in pineta, per aprire le case e prepararle per l’estate. Quest’anno troveranno meno daini a cui offrire biscotti. In pineta ci sono i lupi che non hanno paura di niente. Il 6 marzo scorso è stato avvistato e filmato un esemplare che correva di notte nel centro di Porto Ercole con un grosso gatto in bocca.
Racconta il cacciatore romano che a Porto Ercole passa le estati da quando era bambino: “Certo che possono attaccare un uomo, anche un lupo solo, se affamato. Fintanto che non saranno stati trovati e in qualche modo allontanati o abbattuti, sconsiglio a chiunque di entrare in pineta per una passeggiata. Questi sono lupi veri, non randagi nati da incroci, le foto sono inequivocabili”. I lupi sono animali ultra protetti dalle leggi che ne tutelano la presenza sul territorio, molto lunghe e complesse le procedure per avviare una selezione controllata. I cacciatori locali, che sarebbero pronti e motivati ad entrare in azione per riportare serenità tra i compaesani e le imprese turistiche della zona, dovranno tenere le carabine nel fodero: a sparare a un lupo senza autorizzazione si rischia una denuncia penale.
“Ancora non si sa se sia un lupo o un cane lupo cecoslovacco – scrive però il sito locale il Giunco - ancora non si sa se, a essere avvistato, sia sempre lo stesso esemplare o più esemplari che, allontanati dal branco perché ormai adulti, stanno girovagando per cercare un proprio spazio oppure, nella peggiore delle ipotesi, se questi siano i lupi della Feniglia che, in mancanza di cibo, escono dalla riserva e si aggirano intorno ai centri abitati per cercare di ché sfamarsi. Il primo sopralluogo della Polizia Provinciale si è risolto con un nulla di fatto e non è stato reso noto se altri sopralluoghi siano stati effettuati o meno. Dalla Regione Toscana, coinvolta nella vicenda dal sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, ancora silenzio assoluto su come l’iter procederà o se la situazione sia stata già segnalata al Ministero”.
Che siano lupi non ha invece dubbi il WWF. Ha spiegato al Tirreno Angelo Properzi: “Recentemente è stata documentata la presenza di un piccolo gruppo di lupi nella Riserva naturale dello stato duna Feniglia, ambiente caratterizzato da tre fasce di vegetazione, una pineta artificiale di pino domestico, una di pini misti a latifoglie sempreverdi e la fascia della tipica vegetazione costiera, con una forte presenza di ungulati come daini e cinghiali, che può causare problemi alla vegetazione (al punto che, per garantire il rinnovamento della pineta, alcune parti devono essere recintate). Una situazione nella quale l’arrivo di un grosso predatore come il lupo, che può tenere sotto controllo il numero di ungulati, ripristinando un equilibrio tra questi e la vegetazione, non può che essere positivo".
Per gli ambientalisti non ci sono rischi per l’uomo. “Non risultano in Europa casi reali e documentati di uomini feriti o uccisi da lupi, in quanto i lupi tendono a evitare contatti con la nostra specie. Molto più pericolosi i cani, specie se di grossa taglia, in quanto essendo abituati al rapporto con l’uomo possono diventare aggressivi. L’unica raccomandazione che ci sentiamo di fare è quella di non portarsi dietro cani la cui presenza potrebbe provocare una reazione dei lupi”.
Bastanti non è per nulla sereno: “Consiglio, se altro sistema più razionale non è stato trovato, venga chiusa la pineta con rete, dalla parte della spiaggia di Ansedonia, siano chiusi i cancelli con il divieto assoluto di non entrare. Messi cartelli che segnalano la presenza di animali selvatici e pericolosi. La mia preoccupazione è per week end di Pasqua. Saranno aperti anche i ristoranti sulla spiaggia e avremo per 2/3 giorni una grossa affluenza di turisti. Oggi un lupo solitario attratto da un piccolo ristorante aperto (ma completamente vuoto) si è affacciato sino al cancello di ingresso. Sicuramente affamato, non posso. Immaginare quando saremo in quattro ristoranti aperti avremo il branco fuori dai cancelli”.