Roma - Il no del Vaticano alla trasformazione delle ceneri della persona cara in diamanti è destinato a scoraggiare un'usanza mai decollata in Italia, ma diffusissima all'estero. Dal procedimento al costo, ecco come si realizza il "diamante della memoria" secondo l'azienda svizzera leader del settore Algordanza, che spiega come la produzione da ceneri sia estremamente piu' complessa della fabbricazione dei diamanti industriali".
DALLE CENERI AL GIOIELLO: IL PROCESSO
Non appena ricevute, le ceneri sono contrassegnate con un numero progressivo, catalogate e riposte con cura, in modo da escludere qualsiasi mescolamento di ceneri diverse. In laboratorio vengono eseguite le analisi necessarie sia per i successivi trattamenti chimici e fisici sia per documentare l'origine del diamante. Attraverso procedimenti chimico-fisici, viene poi estratto il carbonio che sarà l'elemento essenziale da cui si svilupperà il diamante (tutti i diamanti, infatti, sono formati da un reticolo cristallino tridimensionale costituito da atomi di carbonio). Il carbonio, sottoposto a pressioni e temperature elevate, si trasforma in grafite, la sostanza che, all'interno di speciali macchinari, darà vita al diamante, a partire da un piccolo cristallo che poi verrà eliminato. Infine si procede al taglio e alla pulitura.
UN RICORDO DA 4MILA EURO IN SU
I prezzi dei diamanti variano in funzione della grandezza (0,3 o 1 carato). Il prezzo minimo è di 4mila euro e puo' arrivare fino a 14mila euro. (AGI)