Nelle birre che beviamo c’è un ingrediente non gradito: il glifosato, pesticida comunissimo associato al cancro. È ciò che emerge da uno studio condotto dalla US Public Interest Research Group secondo cui il 95% delle bottiglie esaminate è risultato positivo.
I ricercatori hanno analizzato 5 vini (perlopiù americani) e 15 birre provenienti da Usa, Asia ed Europa e, di questi, 19 contengono tracce del pesticida, anche quelli etichettati come biologici. Il gruppo di ricerca ha fatto sapere che ciò non significa che bere questi alcolici sia per forza pericoloso ma certamente il dato è inedito.
Quali sono le bevande analizzate
Ufficialmente, una concentrazione di glifosato è pericolosa quando supera il benchmark sulla salute di Ewg di 160 parti per miliardo, o ppb. Tuttavia diversi studi dimostrano che anche livelli più bassi di concentrazione rappresentano un rischio. Gli scienziati tedeschi, ad esempio, sostengono che basta 0,1 ppb di glifosato per stimolare la proliferazione delle cellule responsabili del cancro al seno. Ma quali sono le bevande sott’accusa nello studio?
Le birre
- Coors Light (Usa) - 31,1 ppb
- Tsingtao Beer (Cina) - 49,7 ppb
- Miller Lite (Usa) - 29,8 ppb
- Budweiser (Usa) - 27,0 ppa
- Corona Extra (Messico) - 25,1 ppb
- Heineken (Olanda) - 20,9 ppb
- Guinness Draught (Irlanda) - 20,3 ppb
- Stella Artois (Belgio) - 18,7 ppb
- Ace Perry Hard Cider (Usa) - 14,4 ppb
- New Belgium Fat Tire Amber Ale (Usa) - 11,2 ppb
- Sam Adams New England IPA (Usa) - 11 ppb
- Sierra Nevada Pale Ale (Usa) - 11,8 ppb
- Stella Artois Cidre (Belgio) - 9,1 ppb
- Samuel Smith’s Organic Lager (Regno Unito) - 5,7 ppb
- Peak Beer Organic IPA (Usa) - non rilevato
I vini
- Sutter Home Merlot (Usa) - 51,4 ppb
- Beringer Estates Moscato (Usa) - 42,6 ppb
- Barefoot Cabernet Sauvignon (Usa) - 36,3 pub
- Inkarri Estates Malbec: Certified Organic (Argentina) - 5,3 ppb
- Frey Organic Natural White Blend (Usa) - 4,8 ppb
Cos’è il glifosato
Il glifosato è il principale ingrediente contenuto nel diserbante Roundup della Monsanto. Sul mercato dal 1974, si tratta di un diserbante non selettivo che elimina indistintamente tutte le erbe infestanti. Dalla sua introduzione ne sono state spruzzate sui campi quasi 9 milioni e mezzo di tonnellate.
Fra i suoi punti di forza ci sono la semplicità di uso e il costo contenuto e questo ne fa uno dei diserbanti già usati in agricoltura.
Fa davvero così male?
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association (JAMA), negli ultimi due decenni i livelli di glifosato sono cresciuti in modo importante. I ricercatori dell'Università della California presso la San Diego School of Medicine hanno confrontato i livelli di glifosato nell'urina di 100 persone in un arco di tempo di 23 anni.
Hanno cominciato dal 1993, l'anno prima dell'introduzione, da parte della Monsanto, di coltivazioni geneticamente modificate resistenti al Roundup, nome commerciale dell'erbicida. Da quando queste colture si sono diffuse, l'uso del diserbante nel mondo è aumentato di circa 15 volte. Nel 2015, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) che fa parte dall’Oms, lo ha inserito nella lista delle sostanze “probabilmente cancerogene” (gruppo 2A).
L'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha espresso un giudizio più rassicurante con una valutazione che ricalca quelle dei produttori del glifosato. In particolare ha aggiornato il profilo tossicologico e dichiarato che "è improbabile che il glifosato costituisca un pericolo di cancerogenicità per l'uomo" proponendo "nuovi livelli di sicurezza che renderanno più severo il controllo dei residui di glifosato negli alimenti”.
Ma sempre l’Oms assicura che pesticidi ed erbicidi avrebbero causato la morte di almeno 200mila persone, nel mondo, per avvelenamento.
Il nuovo studio, inoltre, coincide con l’inizio di una class action contro la Bayer che ha acquisito la Monsanto lo scorso anno. Secondo i querelanti il Roundup avrebbe causato migliaia di casi di linfoma non-Hodgkins, un tipo di cancro.
Lo scorso anno, un contadino californiano di 46 anni, Dewayne Johnson, con un linfoma non-Hodgkins in stadio terminale ha vinto la causa contro la Bayer ottenendo 289 milioni di dollari di risarcimento.
I vini italiani sono pericolosi?
Nel 2017 l’Ue ha rinnovato per altri 5 anni la licenza di vendita di glifosato in Europa. Tuttavia il mese scorso la Francia ha messo al bando il Roundup della Monsanto, In Italia il dibattito è in corso.
Per ora si applica il principio di precauzione: si può usare, ma con molte limitazioni. Quanto ai vini nostrani possiamo mandare giù il bicchiere senza troppe preoccupazioni: “I dati ufficiali dell’Efsa non riportano criticità rispetto alla contaminazioni dei vini. Possiamo essere abbastanza sicuri”, assicura Coldiretti all’Agi.