Si chiama “Giustizia per le vittime della Lanterna Azzurra” ed è un gruppo su Facebook che al momento conta oltre 900 utenti creato da Vincenzo Fiore, padre, come scrive lui stesso nella descrizione, di un ragazzo scampato per miracolo al dramma di Corinaldo. Il gruppo è stato creato per raccogliere qualsiasi tipo di materiale che potrebbe essere utile allo svolgimento delle indagini.
Come prosegue Fiore, “il gruppo sarà messo al vaglio degli inquirenti” e sono tante le testimonianze già arrivate da genitori cui figli erano presenti quella sera. Si tenta di ricostruire la serata attraverso orari, foto delle prevendite, confronti e, soprattutto, racconti. Per capire e tentare di dare una risposta alle ancora molte domande che non ne hanno. Una su tutte: quante persone erano presenti dentro la Lanterna Azzurra; se, e di quanto, si è superata la soglia di sopportazione della struttura. Per questo il primo e più importante appello è quello di postare documentazione circa i braccialetti, le prevendite, le consumazioni date all’ingresso e qualsiasi altro materiale che si possa riferire all’ospitata nella discoteca anconetana del trapper SferaEbbasta.
Molte chiaramente sono soltanto voci non confermabili, che riguarderebbero una presunta nuova apertura del locale con il nuovo anno, il rifiuto da parte di alcuni buttafuori di aprire un altro varco, i padroni del locale che si sarebbero vantati nei giorni precedenti “venerdì sera farò il pienone, ci butto dentro più di 2000 persone” o dei PR della serata che avrebbero ritirato in fretta e furia dalle proprie “formiche” i libretti con le prevendite per non permettere un conteggio esatto dei presenti. Tutte voci, ripetiamo, non confermabili, sui quali più che altro saranno gli inquirenti a soffermarsi per un’analisi approfondita e ufficiale che faccia chiarezza.