CdV- "Quante volte, anche nelle comunita' religiose, per gelosia si uccide con la lingua! Le chiacchiere uccidono". Papa Francesco ha ripetuto questa denuncia nell'omelia di oggi alla Domus Santa Marta, dove pero' ha accennato anche ai moventi di questi quasi-omicidi. "L'invidia - ha detto - e' un brutto peccato. Il cuore dell'invidioso soffre e porta alla morte degli altri". Non solo, Bergoglio, secondo quanto riporta su Twitter l'Osservatore Romano, ha accostato a Giuda i religiosi mestatori: "anche Gesu' - ha detto infatti il Papa - e' stato consegnato per invidia. La gelosia e l'invidia sono l'inizio di tanti peccati".
"L'invidia uccide anche nelle nostre comunita'. Uccide - ha affermato il Papa - perche' non tollera che un altro abbia qualcosa che io non ho. E sempre soffre, perche' il cuore dell'invidioso o del geloso soffre. E' un cuore sofferente!. E' una sofferenza che desidera la morte degli altri". "Non dobbiamo andare troppo lontano per vedere questo nelle nostre comunita': per gelosia si uccide con la lingua. Uno ha invidia di questo, di quell'altro e incominciano le chiacchiere: e le chiacchiere uccidono!". "L'invidia - ha spiegato - e' quella che ha portato alla morte Gesu' secondo l'interpretazione di Pilato, che era molto intelligente, ma codardo! Lo strumento, l'ultimo strumento. Glielo avevano consegnato per invidia. Anche chiedere al Signore la grazia di non consegnare mai, per invidia, alla morte un fratello, una sorella della parrocchia, della comunita', neanche un vicino del quartiere: ognuno ha i suoi peccati, ognuno ha le sue virtu'. Sono proprie di ognuno. Guardare il bene e non uccidere con le chiacchiere per invidia o per gelosia". (AGI)
(21 gennaio 2016)