CdV - Papa Francesco ha approvato nel giorno del suo compleanno il miracolo attribuito a Madre Teresa di Calcutta e ha disposto di promulgarne il decreto. Ne dà notizia il sito del quotidiano cattolico Avvenire. "Si chiude così - scrive la vaticanista Stefania Falasca - l'iter del processo super miro per "l'apostola degli ultimi", che sarà canonizzata con ogni probabilità il 4 settembre, nell'Anno Santo della Misericordia. La data verrà resa pubblica nel prossimo Concistoro". Tre giorni fa, il 15 dicembre, il caso di guarigione straordinaria era stato sottoposto alla valutazione ultima del congresso dei vescovi e cardinali riuniti in Congregazione, che hanno espresso il loro giudizio pienamente positivo. La guarigione straordinaria è avvenuta il 9 dicembre del 2008 e riguarda un uomo, oggi quarantaduenne, ridotto in fin di vita da "ascessi multipli cerebrali con idrocefalo ostruttivo" e già "sottoposto a trapianto renale e in terapia con immunosoppressori". All'esame collegiale della Consulta medica, il 10 settembre scorso, la scomparsa della malattia è stata dichiarata all'unanimità scientificamente inspiegabile con sette voti positivi su sette.
Unanime anche il successivo voto dei consultori teologi che, secondo la prassi, sono chiamati a esprimere e a redigere il proprio voto sulla perfetta connessione di causa ed effetto tra l'invocazione univoca alla beata Madre Teresa e l'improvvisa guarigione. Ingegnere di professione, l'uomo aveva 35 anni e si era da poco sposato quando gli vennero diagnosticati otto ascessi al cervello. Il 9 dicembre, già in coma, il paziente entrò in sala operatoria ma a causa di problemi tecnici l'intervento venne rinviato di una mezz'ora. Quando poi arrivò il chirurgo trovò il paziente seduto, sveglio, asintomatico, che, ritornato perfettamente cosciente, gli chiese: "Cosa ci sto a fare qui?". "Non ho mai visto un caso come questo", riferisce il medico nella sua deposizione. "La sposa del giovane professionista, considerata la gravità della situazione, aveva chiesto ai suoi conoscenti - riferisce il sito on line di Avvenire - di pregare la beata Teresa di Calcutta della quale era devota e proprio in quella mezz'ora di attesa dell'intervento la donna si trovava con un sacerdote e altri familiari nella cappella dell'ospedale a pregare Madre Teresa per la salvezza del marito. (AGI)
(17 dicembre 2015)