Fridays for future: in 160 piazze italiane si sciopera per il clima, riempite da un’onda verde di giovani che rivendicano il futuro: “Il mondo è nostro, ce lo riprendiamo!”. Un milione di partecipanti stimati (dato fornito da Gianfranco Mascia di Fridays For Future) solo in Italia, invocando il diritto di vivere in un mondo meno inquinato e più sostenibile. L’attivista Greta Thunberg dal Canada: “Auguri ai cortei, il cambiamento sta arrivando”. I numeri di Twitter sono impressionanti se considerati in relazione alla brevissima estensione dell’evento: in appena una mattina, infatti, sono stati pubblicati più di 12 mila contenuti, oltre 37 mila condivisioni e 3.500 hashtag. Sentiment positiva al 42%, neutrali al 19% con una distribuzione di genere insolitamente omogenea (57% maschi, 43% femmine). In questo caso l’argomento non è divisivo.
Vi sono temi di estensione settimanale nel dibattito pubblico che non raggiungono questi volumi. Ad esempio durante un altro importante evento di piazza come la manifestazione di Matteo Salvini e Giorgia Meloni del 9 settembre, in opposizione all’attuale Governo, si registrarono numeri ben più contenuti: in quel caso vennero pubblicati 4.500 tweet in tre giorni.
Allargando l’analisi a livello internazionale sul Summit ONU di New York, va sottolineato come il presidente USA, Donald Trump, nonostante la sua fugace e silenziosa apparizione a lavori iniziati, sia stato enormemente presente all’interno dei thread generati sui social, come mostra il grafico.
I migliori tweet prodotti durante la manifestazione di venerdì
Questo è il messaggio che sulla piattaforma social ha ottenuto il numero maggiore di like
Si capisce perchè #GretaThunberg vi stia antipatica: è giovane, donna, a 16 anni fa ciò che voi non avete fatto in 50, è seguita da milioni di giovani e voi a stento comunicate con i vostri figli.
— Marta Ecca (@MartaEcca) September 27, 2019
Abbiate rispetto per chi sta scendendo in piazza anche per voi.#FridaysforFuture
Questo è il messaggio che sulla piattaforma social ha ottenuto il numero maggiore di retweet
- Chi siamo noi?
— Matteo Brandi (@mat_brandi) September 27, 2019
- I giovani!!
- E cosa vogliamo?
- Salvare il pianeta!
- E come vogliamo salvarlo?
- Ripetendo slogan ascoltati alla TV da una ragazzina sponsorizzata dalle stesse multinazionali che inquinano e dai gruppi d'interesse che ci hanno tolto lavoro e futuro!#gretini
Questi i messaggi che sulla piattaforma social hanno generato più engagement
Greta chiama Torino risponde #ClimateStrike #FridayForFuture pic.twitter.com/u5Nuln9ZDt
— E L E N A (@teklena) September 27, 2019
FORZA RAGAZZI!!! Il mondo sarà vostro!!! Il cambiamento deve iniziare ORA! #ClimateStrike ✌️ pic.twitter.com/vnuMor3k0q
— Alessandro Gassmann (@GassmanGassmann) September 27, 2019
Nobel per Greta. Disapprovazione e rabbia per i potenti
La potenza comunicativa di Greta Thunberg, il movimentismo ambientalista che ha preso forma con gli scioperi per il clima in 27 paesi, la rinnovata consapevolezza sul tema del cambiamento climatico, trova conferme su Twitter.
Analizzando un campione rappresentativo dei contenuti (in italiano e inglese) che menzionano Greta, comparandoli coi tweet inerenti il Climate Summit di New York, vanno evidenziate differenze sorprendenti: la comparazione va nettamente a favore di Greta, che genera più gioia, ammirazione e soprattutto un volume ridotto delle emozioni negative, solitamente dominanti nelle analisi su temi di ampio interesse pubblico: 39% di disapprovazione per Greta vs il 56% del Summit. 27% di tweet gioiosi vs 11%. Ossia scarsa fiducia nei potenti della terra, chiamati concretamente a prendere provvedimenti; mentre troviamo molta ammirazione e fiducia per i messaggi lanciati da una bambina di 16 anni, che parla di sogni e futuro.
Allargando l’analisi sui volumi abbiamo un totale di quasi 60 mila tweet, oltre 880 mila condivisioni con un tasso di engagement altissimo (2,5%): di clima si discute tanto su Twitter. Su Greta la sentiment è positiva e supera ogni record, attestandosi al 62% positiva e il 17% è neutrale. In Italia i contenuti che menzionano Thunberg si concentrano esclusivamente sulle grandi aree urbane: Napoli, Roma, Firenze e Milano.
Along with Greta Thunberg, three young climate activists of color you should know are Autumn Peltier, Mari Copeny, Xiye Bastida. Don’t forget their names and include them in climate conversations. pic.twitter.com/EDbZ9hdMl2
— darbs ᓀᐦᐃᔭᐃᐧᐢᑫᐧᐤ (@darbyj_) September 25, 2019
We are all Greta Thunberg.
— Greg Hogben (@MyDaughtersArmy) September 23, 2019
pic.twitter.com/dEyjsfTOJE
This is who Greta Thunberg reminds me of... #GretaThunbergOutdidTrump pic.twitter.com/jx94jsfX5C
— iAmSosukeAizen (@i_aizen) September 24, 2019
'Greta Thunberg is a Superhero. You Can Be One, Too.'https://t.co/Wf6Phh3LJS pic.twitter.com/QtnTWpq4gB
— John Pavlovitz (@johnpavlovitz) September 26, 2019
Sull’immigrazione Salvini fa il pieno: 66% dei retweet
Si torna a parlare di immigrazione dopo i recenti accordi di Malta siglati dal Governo Conte bis, per il ricollocamento dei migranti (hanno partecipato i ministri dell’interno di Francia, Germania, Italia, Finlandia e Malta). Gli account di Salvini e della Lega fanno il pieno di condivisioni su Twitter: 66%. Aggiungendo Fratelli d’Italia (4%) e Meloni (9%) si arriva al 79% dei retweet totali. Le posizioni sono nette, i trend immutati negli ultimi mesi: su questi temi il consenso accordato alle pubblicazioni di Salvini e Meloni non accenna a ridimensionarsi.
Non si tratta solo di shares ma anche di volumi complessivi: dall’account della Lega in appena sette giorni (sia sugli accordi di Malta, che sull’immigrazione in generale) sono pubblicati il 55% dei tweet. Il 17% da quello di Matteo Salvini, il 10% da Meloni, confermandosi un topic centrale nella strategia comunicativa dei partiti di destra. Ancora una volta si sta definendo un duello tra leader, più che tra partiti o movimenti: è di Matteo Renzi infatti il contenuto più condiviso.
La destra italiana ha acclamato un leader straniero, l’ungherese #Orban, che non accetta di aiutarci per i migranti ma allo stesso tempo riceve miliardi dai contributenti italiani. Si chiamano Fratelli d’Italia ma sono solo patrioti. Patrioti ungheresi.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) September 22, 2019
L’accordo di #Malta sull’immigrazione è un passo in avanti per l’Europa. Ma non basta. La solidarietà serve sempre. E chi non accoglie i migranti deve perdere i contributi europei. Assurdo continuare a pagare Orban coi soldi italiani
— Matteo Renzi (@matteorenzi) September 23, 2019
+101% DI SBARCHI dopo 18 mesi di calo!
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) September 25, 2019
Governo Conte-Renzi-Di Maio, porti aperti e braghe calate. pic.twitter.com/Dx8yGsG1kJ
A Malta è stato fatto un passo avanti importante. Gli immigrati che sbarcano in Italia verranno redistribuiti in altri paesi europei. Salvini ai vertici non andava perché doveva seminare paure e intolleranza.
— Ettore Rosato (@Ettore_Rosato) September 24, 2019
E dal Papeete era difficile risolvere un dramma epocale pic.twitter.com/P7msH3PKw9
In generale i politici sugli accordi di Malta hanno prodotto un discreto volume di conversazioni, con 139 tweet e oltre 13mila condivisioni. La sentiment è nettamente negativa (81%). Il tema della gestione degli immigrati, anche a fronte di una notizia positiva per un accordo raggiunto tra diversi paesi, resta divisivo e ostile.