L'estate si avvicina e maggio, per molti, significa primi bagni, primi tuffi, prime giornate al mare. Quest'anno l'emergenza coronavirus ha fortemente limitato la presenza di ombrelloni e castelli di sabbia. Ma tra corsette e passeggiate gli italiani iniziano a riappropriarsi di bagnasciuga e lungomare
Spiagge di maggio ai tempi del contagio
Le spiagge della Calabria tornato meta di passeggiate per i residenti di Reggio. Non ci si può fermare a prendere il sole ma c'è chi fa una piccola sosta, per assaporare l'aria fresca e guardare il panorama che si staglia oltre le onde
I cartelli e le ordinanze invitano a non fermarsi. Per adesso, nella Fase 2, ci si deve accontentare di guardare e sentire, desiderare e sperare. L'estate è alle porte e quasi nessuno, stavolta, sta pensando alla consueta "prova costume"
Nel lungomare romano fioccano i controlli. Le forze dell'ordine presidiano l'area anche sulla sella di cavalli. Nessuno, ancora, può godersi "cavalloni" e onde selvagge
Si opera alacremente, tra social distancing e strutture ricettive, per prepararsi aospitare in sicurezza bagnanti e congiunti. Tanti solo i lavoratori che sistemano locali e cabine, spiagge e calette. Per lasciarsi alle spalle lockdown e restrizioni
Anche a Jesolo, e in altre località del mar adriatico settentrionale, le spiagge non sono più deserti e le dune sono tornate ad essere attraversate da scarpe e sandali. Per le fortezze di sabbia, invece, c'è ancora bisogno di attesa e pazienza
È lo spettacolo che ferma il tempo. Ma stavolta c'è bisogno che scorra e si porti via mesi difficili e che non sarà facile dimenticare. E prima che arrivi qualcuno a farci circolare, per un attimo, c'è il tempo di perdersi nella bellezza. Quella che anche il virus non potrà mai portarsi via