Sono potenti e influenti e le loro decisioni politiche stanno cambiando il paese che guidano. Parliamo di quelle donne che sono diventate leader nel loro Paese e che, tutt’ora, ricoprono ruoli di primissimo piano nella politica, anche a livello internazionale. E si battono quotidianamente per la parità dei generi e per i diritti delle donne. AFP ne ha raccolto 19 in una mappa. Ecco chi sono e cosa fanno.
Angela Merkel, classe 1954, è la prima donna a ricoprire la carica di Cancelliera della Germania e la seconda a presiedere il G8, dopo Margaret Thatcher. È stata eletta nel 2005. Dieci anni dopo, durante un G7, ha inserito nell’agenda un dialogo inclusivo con la società civile dei paesi partecipanti dando un significativo spazio a quelle femminili. Il “G7 Forum for Dialogue with Women” ha sancito l’impegno a supportare tutte quelle iniziative che possono ridurre le barriere, diverse da Paese a paese, e facilitare la partecipazione politica delle donne. Per Forbes è la donna più potente del mondo.
Theresa May, classe 1956, è attualmente il Primo Ministro del Regno Unito oltre che leader del Partito Conservatore. Precedentemente, dal 2010, ha ricoperto il ruolo di Segretaria di Stato per gli affari interni. Nel suo discorso di insediamento, è il secondo capo di governo donna dopo Margaret Thatcher, aveva promesso di forgiare un nuovo ruolo per il paese dopo la decisione di uscire dall’Unione europea e attualmente sta guidando il Paese nelle difficili trattative relative proprio alla Brexit.
Katrín Jakobsdóttir, classe 1976, è primo ministro islandese dal 30 novembre del 2017. Come Theresa May, anche in questo caso si tratta della seconda donna a ricoprire l’incarico dopo Jóhanna Sigurdardóttir. Prima di gettarsi in politica ha lavorato per la più importante agenzia di stampa nazionale oltre che ricoprire il ruolo di insegnante. È leader del partito Sinistra - Movimento Verde. Sotto la sua guida l’Islanda è diventata il primo Paese al mondo a stabilire per legge la parità salariale tra sessi.
Erna Solberg, classe 1961, dal 2013 è primo ministro della Norvegia. Anche in questo caso parliamo della seconda guida femminile della Storia dopo Gro Harlem Brudtland. Lo scorso 20 ottobre, ha dato vita ad un secondo governo (dopo le elezioni di settembre), in cui altre due donne ricoprono ruoli chiave: Ine Eriksen Søreide, ministro degli Esteri, e Siv Jensen. all’Economia. La Norvegia è uno dei paesi più avanzati per quanto riguarda la parità dei generi (terza nella classifica del World Economic Forum).
Kersti Kaljulaid, classe 1969, è presidente della Repubblica estone dal 2016. Possiede una lunga esperienza europea iniziata nel 2004: quando l'Estonia entrò nell'Unione Europea fu nominata rappresentate estone presso la Corte dei conti europea. È la prima capo di stato donna dell'Estonia dal 1918 anno dell’indipendenza, nonché la più giovane persona a ricoprire la carica.
Dalia Grybauskaitė, classe 1956, è presidente della Lituania dal 2009. Prima di essere eletta è stata anche viceministro degli Esteri, Ministro delle Finanze, e Commissario europeo per la Programmazione Finanziaria ed il Bilancio. È la prima Capo di Stato donna del paese baltico.
Viorica Dancila, classe 1963, è la prima donna ad essere stata eletta come Primo Ministro in Romania. Il suo insediamento è avvenuto il 29 gennaio del 2018. Precedentemente è stata, per nove anni, parlamentare europea. Nel 2015 ha guidato la proposta di creare un un patto nazionale che mirava a proteggere le donne dalla violenza domestica.
Hilda Heine, classe 1951, è da più di due anni Presidente delle Isole Marshall, stato insulare oceanico, indipendente dal 1979. È stata la prima persona del Paese ad aver conseguito un dottorato di ricerca oltre che la prima donna a guidare l’arcipelago. È fondatrice di un gruppo a favore del diritto delle donne chiamato WUTMI (Women United Together Marshall Islands)
Anna Brnabic, classe 1975, è la prima donna nella storia del suo paese ad assumere l’incarico di Primo Ministro. È stata eletta il 29 giugno del 2017. È il quinto capo di governo apertamente LGBT al mondo, la prima leader di un paese balcanico a partecipare a una manifestazione di orgoglio omosessuale.
Kolinda Grabar-Kitarović, classe 1968, è la prima donna ad essere stata eletta presidente donna della Croazia, la più giovane nella storia del paese. Ha lavorato per le maggiori organizzazioni governative internazionali: ambasciatrice dell’ONU e assistente diplomatico del segretario generale della NATO. Nel 2015 ha vinto le elezioni nel suo paese.
Sheikh Hasina Wazed, classe 1947, è attualmente primo ministro del Bangladesh. È figlia di Sheikh Mujibur Rahman, artefice dell’indipendenza del paese dal Pakistan, avvenuta nel 1971, assassinato nel 1975. Dal 1981 è la principale esponente della Lega Awami, il partito bengalese di centrosinistra. Fu eletta la prima volta nel 1996 guidando il Paese per 5 anni. È stata eletta la seconda volta nel 2009.
Mercedes Araoz, classe 1961, è Presidente del Consiglio dei ministri peruviano dallo scorso 17 settembre. È stata il primoipale promotore della legge della parità salariale per uomini e donne che poi è stata approvata dopo due mesi dal suo insediamento. Nella sua carriera è stata sempre in prima linea nella lotta alle violenze e alle discriminazioni contro le donne, partecipando e organizzando cortei a Lima.
Marie Louise Coleiro Preca, classe 1958, è dal 4 aprile 2014 è stata eletta presidente della Repubblica di Malta. È la seconda donna ad assumere questa carica, dopo Agatha Barbara a metà degli anni ’80. La più giovane della storia dell’isola a ricoprire la carica. Dal 2013 al 2014 è stata ministro della Famiglia e della Solidarietà Sociale.
Tsai Ing-wen, classe 1956, è presidente di Taiwan dal 2016, la prima donna a ricoprire questo incarico. È diventata punto di riferimento per molti suoi concittadini quando, da segretaria del Partito Progressista Democratico (PPD), ha iniziato a lottare per l'indipendenza di Taiwan dalla Cina.
Saara Kuugongelwa-Amadhila, classe 1967, è il primo ministro dello stato africano della Namibia. La prima donna a guidare il Paese. È stata eletta nel 2015 dopo dodici passati come ministro delle finanze. Ha studiato negli Stati Uniti dopo aver passato, da ragazza, otto anni in esilio in Sierra Leone. Da anni si batte per l’uguaglianza di genere in tutto il Continente affermando che, attualmente, ci vorranno 70 anni per ottenerla.
Ameenah Gurib, classe 1959, è stata eletta nel 2015 come presidente delle isole Mauritius. La prima donna a ricoprire questa carica anche se, il paese caraibico, ha conosciuto altre due donne come Capo di Stato: Elisabetta II e Monique Ohsan Bellepeau. È una delle più importanti scienziate al mondo sul tema della biodiversità. Negli ultimi due anni, però, è stata al centro di alcuni scandali economici e il suo governo è a rischio.
Bidhya Devi Bhandari, classe 1961, è dal 2015 Presidente del Nepal. La prima donna nella storia dello stato asiatico. È stata inserita dal Forbes nella lista delle 100 donne più potenti del mondo. È stata anche ministro della difesa e dell’ambiente. Ruoli politici diversi ma che hanno in comune le sue campagne per i diritti delle donne nel Paese. Se la nuova costituzione del Nepal, approvata tre anni fa, stabilisce che un terzo dei membri del parlamento sia composto da donne è anche, se non soprattutto, merito suo.
Jacinda Ardern, classe 1980, è primo ministro della Nuova Zelanda e leader del Partito Laburista. Al momento del suo insediamento come primo ministro, il 26 ottobre 2017, aveva 37 anni ovvero è la più giovane donna a capo di un governo al mondo. A gennaio ha annunciato di aspettare il suo primo figlio: "Sarò primo ministro e mamma. E il papà starà a casa”.
Michelle Bachelet, classe 1951, è stata la prima donna a ricoprire la carica di Presidente del Cile. Nominata nel 2014 e lascerà il posto a Sebastian Pinera, in questi giorni, dopo aver concluso il suo secondo mandato. Nella sua carriera politica ha ricoperto anche il ruolo di ministro della Sanità introducendo molte novità come la pillola del giorno dopo e lottato per alcune politiche inerenti all’aborto.