L'accusa è di essersi spartiti cattedre universitarie e di aver truccato i concorsi per riuscirci. Con l'accusa di corruzione, sono stati arrestati e messi ai domiciliari sette professori universitari di importanti atenei italiani. L'inchiesta, condotta dalla Procura di Firenze che all'alba di oggi ha eseguito le misure cautelari. Oltre ai 7 agli arresti domiciliari, sono scattate 22 interdizioni dall'insegnamento e da ogni altro incarico assegnato in ambito accademico per un anno.
Più di 150 sono state le perquisizioni eseguite presso uffici pubblici, abitazioni private e studi professionali. I sette docenti di diritto tributario arrestati sono:
- Fabrizio Amatucci, professore a Napoli
- Giuseppe Maria Cipolla (Cassino)
- Adriano Di Pietro (Napoli)
- Valerio Ficari (Sassari)
- Guglielmo Franzoni (Lecce)
- Alessandro Giovannini (Siena)
- Giuseppe Zizzo (Castellanza).
Chi sono i docenti interdetti
- Massimo Basilavecchia dell'Università Luiss di Roma,
- Mauro Beghin dell'Università di Padova,
- Pietro Boria della Sapienza di Roma,
- A.C. dell'Università di Bologna,
- Andrea Colli Vignarelli dell'Università di Messina,
- Roberto Cordeiro Guerra, ordinario di diritto tributario a Firenze,
- Giangiacomo D'Angelo dell'Università di Bologna,
- Lorenzo Del Federico dell'Università di Chieti,
- Eugenio Della Valle dell'Università Sapienza di Roma,
- Maria Cecilia Fregni dell'Università di Modena e Reggio Emilia,
- Marco Greggi dell'Università di Ferrara,
- Giuseppe Marino dell'Università di Milano,
- Daniela Mazzagreco dell'Università di Palermo,
- Francesco Padovani dell'Università di Pisa,
- Maria Concetta Parlato dell'Università di Palermo,
- Paolo Puri dell'Università del Sannio,
- Livia Salvini della Luiss di Roma,
- Salvatore Sammartino dell'Università di Palermo,
- Pietro Selicato della Sapienza di Roma,
- Thomas Tassani dell'Università di Bologna,
- Loris Tosi dell'Università di Venezia Ca' Foscari,
- Francesco Tundo dell'Università di Bologna.
Tra i 59 indagati a vario titolo anche l'ex ministro Augusto Fantozzi per il quale è stata chiesta l'interdizione. L'inchiesta ha preso le mosse dal tentativo di alcuni professori universitari di indurre un ricercatore universitario, candidato al concorso per l'insegnamento di "diritto tributario", a "ritirare" la propria domanda, per favorirne uno con un curriculum notevolmente inferiore, promettendogli che si sarebbero adoperatiper la sua abilitazione in una successiva tornata. Gli approfondimenti hanno consentito di accertare sistematici accordi corruttivi tra numerosi professori di diritto tributario - alcuni dei quali pubblici ufficiali in quanto componenti di diverse commissioni nazionali (nominate dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca).