I lavori di demolizione di ciò che resta del ponte Morandi a Genova potrebbero iniziare i primi giorni di settembre. Lo ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti, Edoardo Rixi. "Se avremo il via libera da parte della procura di Genova, entro la prima settimana di settembre saremo in grado di poter procedere ai lavori di demolizione", ha spiegato il sottosegretario, "non si può pensare che con l'arrivo dell'autunno e delle piogge la situazione possa restare quella di oggi.
E poi occorre risolvere al più presto il problema della viabilità congestionata e quello ancora più drammatico degli sfollati. C'è gente a Genova - ha ricordato - che non ha più potuto mettere piede nella propria casa ancora prima del crollo, da quando e' partita per le vacanze. Non può entrare neanche per recuperare qualche effetto personale. Se il ponte è pericolante deve essere abbattuto, se non lo è bisogna permettere alle persone almeno di entrare per riprendersi le cose".
E ha proseguito nel ragionamento: "Visto che ci sono stati dei pareri sul rischio di pericolosità, soprattutto per la parte Levante che è quella dove stanno le case, c'è la necessità di provvedere rapidamente all'abbattimento, anche perché é propedeutico per la ricostruzione".
Riguardo alla tempistica dell'operazione, ha spiegato Rixi, "i tempi dureranno a seconda se si potrà iniziare parallelamente sulle due sponde, magari con più cantieri, oppure se si procederà prima da una parte e poi dall'altra". Per Rixi la cosa certa è che "prima si sgombera, meglio è per tutti". Anche perché, ha spiegato ancora, "abbiamo aziende che lì sotto non possono lavorare, oltre alle case su cui bisogna vigilare". A seconda comunque di come si procederà, quanto utilizzando micro-cariche esplosive quanto ricorrendo allo smontaggio, ha concluso il sottosegretario, "credo si procederà abbastanza celermente".
Autostrade versa i primi contributi alle famiglie
Autostrade per l'Italia ha versato finora 714 mila euro di contributi economici per le primissime necessità a 74 famiglie di Genova, costrette ad abbandonare la propria abitazione a causa del crollo del viadotto, e questa cifra salirà a circa 1,5 milioni di euro lunedì mattina, quando andranno in pagamento gli ulteriori 90 nuovi bonifici già predisposti, comunica la società.
In totale, sono già 173 le famiglie genovesi che si sono rivolte ai due Punti di contatto aperti da Autostrade per l'Italia a Genova presso il Centro Civico Buranello e la Scuola Caffaro in collaborazione con il Comune di Genova e la Regione Liguria, pari a circa il 70% delle 252 famiglie genovesi che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione dopo la il crollo del viadotto Polcevera. Sulle poche richieste non ancora soddisfatte, sono in corso accertamenti in collaborazione con gli uffici del Comune.