Un'intervista scuote la provincia senese e il mondo di affaristi, finanzieri e tessitori di intrighi che si è sviluppato intorno al Monte dei Paschi nei giorni più difficili dell'istituto di credito. E apre un nuovo sguardo sulla morte di David Rossi, il direttore della comunicazione della banca, morto precipitando da una finestra del quartier generale. Già un video diffuso nel 2016 sollevava alcuni dubbi sulla dinamica di quello che la magistratura ha archiviato come un suicidio.
Chi parla e cosa dice
Un uomo che si presenta come ex gigolò racconta in un'intervista alle Iene di alcuni festini in diverse ville nelle campagne toscane, a Bologna e sul litorale romano cui partecipavano dirigenti di Mps, magistrati, giornalisti, politici e un prelato molto in vista della diocesi senese, riferisce La Nazione.
Non è la prima volta che Le Iene si occupano della vicenda. Nella puntata dell'8 ottobre 2017, Antonino Monteleone aveva intervistato Pierluigi Piccini, ex sindaco di Siena ed ex dirigente MPS, il quale - tra le altre cose - aveva affermato: "Non credo che David Rossi si sia suicidato...C'è un'altra storia parallela un avvocato romano mi ha detto... 'devi indagare su alcune ville fra l'aretino e il mare e i festini che facevano lì".
Perché parlare ora
"Ho deciso di raccontare questa storia quando è uscito il primo servizio su David Rossi - ha spiegato l'uomo all'inviato del programma - Quando ho visto la figlia di David fare un appello in televisione con la speranza di trovare qualcuno che le dicesse 'ci dobbiamo vedere, ti devo parlare'. Da lì ho deciso che fosse giusto raccontare"
Leggi anche: l'intervista a Carolina Orlandi
Il rischio di raccontare
"C'era sempre il timore delle cose che ho visto... le persone con cui sono stato magari possono farmi qualcosa, possono farmi del male, possono trovarmi", racconta il gigolò, secondo quanto riporta Huffington Post. Trai suoi clienti c'erano anche dirigenti di Mps e ai festini la cocaina scorreva a fiumi e spesso al situazione di trasformava in un'orgia. La maggior parte dei partecipanti "non erano gay dichiarati o comunque omosessuali" e "aveva la famiglia e figli". L'ex escort ha "paura" di possibili ripercussioni perché i suoi ex clienti "sono persone con le quali bisogna stare attenti" perchè possono diventare pericolose.
Chi era David Rossi
La sera del 6 marzo 2013 David Rossi precipitò dalla finestra del suo ufficio, cadendo nel vicolo dietro la storica sede di MPS a Siena. Rossi era il capo dell’area comunicazione di MPS: gestiva milioni di euro in sponsorizzazioni ed era stato per anni stretto collaboratore dell’ex presidente della banca Giuseppe Mussari, condannato nel 2014 in primo grado per ostacolo alle autorità di vigilanza e ancora sotto processo, ricostruisce il Post.
Il gigolò dice che David Rossi "lo avevo sentito nominare. Non lo avevo mai visto ad una festa. Non ho mai avuto un incontro con lui, però, pensando alle persone che c'erano lì e comunque ai legami che avevano... Un'ipotesi poteva essere anche quella, che qualcuno lo avesse scaraventato giù dalla finestra". Magari perché al corrente di quelle vicende.
Il contesto e le inchieste
David Rossi morì nelle settimane in cui Mps era al centro di una grande inchiesta basata sull'acquisizione di Antonveneta. Nel luglio 2017, il gip ha disposto l'archiviazione del fascicolo d'indagine aperto con l'ipotesi di reato d'istigazione al suicidio, accogliendo la richiesta avanzata dalla procura senese e respingendo così l'opposizione avanzata - nel novembre 2015 - dai legali della famiglia Rossi, da sempre convinti che si sia trattato di omicidio.
È la seconda archiviazione in questa vicenda: una prima indagine si era chiusa nel marzo 2014. La moglie di David Rossi Antonella Tognazzi e la figlia della donna Carolina Orlandi, che non credono all'ipotesi del suicidio, sono da anni impegnate per far sì che si continui a indagare sulla morte dell'uomo. Dopo la messa in onda dei precedenti servizi de "Le Iene" sul caso, sono state aperte quattro nuove indagini: due presso la Procura di Genova (competente a indagare per fatti che riguardano i magistrati senesi) e due presso la Procura di Siena.