Un tempo simbolo di eleganza e di rigore, la cravatta non se la passa bene. Il trend di vendite è al ribasso: -1,5 per cento nel 2018, -6,3 nel 2017, -8 nel 2016. Il dato peggiore è del 2013: -16,1. Male anche il 2012 e il 2011, rispettivamente con -10,2 e -14. Alla perdita di fascino della cravatta ha contribuito anche l’elegantissimo Barack Obama che in più di un’occasione ha scelto di indossare camicia e giacca senza quell’accessorio che fino a qualche anno fa sembrava immancabile.
Ma l’ex presidente Usa non è il solo: c’è chi ha fatto del suo look - rigorosamente informale - quasi una divisa: Mark Zuckerberg in t-shirt, Steve Jobs in golf a collo alto rigorosamente nero e Sergio Marchionne che vestiva perennemente in maglioncino blu e camicia dal colletto sbottonato. E ora in Italia è arrivato anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a sdoganare il look casual.
La cravatta fa male?
Accanto ai cultori della cravatta, c’è sempre stato un esercito di uomini che quell’accessorio proprio non lo manda giù. La indossano quando le circostanze lo richiedono, ma di malavoglia. Si sentono fisicamente costretti, a disagio, addirittura accaldati. E la scienza dà loro ragione: la cravatta ostacola il flusso sanguigno cerebrale.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Stringer, è stata condotta dall’ospedale universitario dello Schleswig-Holstein, in Germania, dove trenta uomini sui 25 anni sono stati tenuti sotto osservazione e sottoposti a risonanza magnetica. Secondo le immagini diagnostiche gli incravattati hanno avuto una diminuzione del 7,5% del flusso sanguigno cerebrale.
Nonostante l’assenza di sintomi - spiegano gli esperti - la riduzione del flusso di sangue può avere un impatto sulle funzioni cognitive. Un altro studio del 2003 pubblicato sulla rivista New Scientist aveva stabilito che la pressione del nodo riduce la pressione dell’occhio aumentando i rischi di un glaucoma precoce. Non esistono molti altri studi che confermino queste teorie, si legge su Daily Mail - ma quello della Schleswig-Holstein è quasi un endorsement allo stile casual dei big della Silicon Valley.