Arriva la sentenza sul crac Cirio, per Cragnotti serve un nuovo processo
Arriva la sentenza sul crac Cirio, per Cragnotti serve un nuovo processo

Arriva la sentenza sul crac Cirio, per Cragnotti serve un nuovo processo

 Sergio Cragnotti
 AFP -  Sergio Cragnotti
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 Cesare Geronzi
 AFP -  Cesare Geronzi

La storia del crac della Cirio

Spazzati via i risparmi di 35mila investitori

I reati contestati

Le tappe della vicenda

  • 11 febbraio 2004: Sergio Cragnotti viene arrestato nella sua tenuta a Montepulciano, in Toscana. Dopo quattro mesi passati nel carcere romano di Regina Coeli, ottiene i domiciliari il 16 giugno successivo. La Cassazione conferma la legittimita' della misura cautelare.
  • 25 settembre 2007: il gup di Roma Barbara Callari rinvia a giudizio Cragnotti, Geronzi e altre 33 persone.
  • 4 luglio 2011: la prima sezione penale del Tribunale della Capitale infligge una condanna a 9 anni a Cragnotti. Cesare Geronzi viene condannato a 4 anni. Assolti la moglie dell'ex patron della Lazio, Flora Pizzichemi, e l'ex ad di Bpl Gianpiero Fiorani.
  • 22 maggio 2014: si chiude la transazione con il responsabile civile Unicredit (ex Banca di Roma) che frutta a creditori e risparmiatori un risarcimento danni pari a 220 milioni di euro.
  • 10 aprile 2015: si chiude il processo d'appello con una lieve riduzione di pena per Cragnotti (8 anni e 8 mesi) e la conferma della condanna di primo grado per Geronzi.
  • 6 ottobre 2017: La Corte di Cassazione conferma la condanna a 4 anni di reclusione per Cesare Geronzi, 3 anni e 10 mesi per Filippo Fucile, 3 anni e 4 mesi per Ettore Quadrani, 2 anni per Pietro Celestino Locati e Antonio Nottola. La Corte per Sergio Cragnotti ha annullato con rinvio la condanna per il crac della società in relazione al capo d'accusa più grave (la vicenda 'Bombril').
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