Milano - C'e' anche Stefano Savi, una delle presunte vittime di Martina Levato e Alexander Boettcher, all'udienza che segna l'epilogo del processo col rito abbreviato a carico della studentessa e del bancario Andrea Magnani. Mentre e' ancora in corso per gli stessi episodi il processo col rito ordinario per l'ex broker finanziario, Levato e Savi attendono la sentenza che verra' pronunciata oggi dal gup di Milano Roberto Arnaldi. La giovane e' in leggero ritardo sull'inizio dell'udienza perche' sta 'tirandosi' il latte che verra' poi dato al piccolo nato a Ferragosto dalla sua relazione con Boettcher, ancora ospitato in una comunita' in attesa di una decisione su una sua eventuale adozione.
Il pm Marcello Musso ha chiesto il massimo della pena per Levato, gia' condannata a 14 anni di carcere assieme ad Alexander per aver sfregiato con l'acido lo studente Pietro Barbini: 20 anni di reclusione, gia' ridotti di un terzo per lo sconto di pena previsto dal rito abbreviato. Ha chiesto inoltre 14 anni di reclusione per Andrea Magnani, presunto complice nelle aggressioni ai danni di Stefano Savi, sfregiato con l'acido il 2 novembre 2014, e di Giuliano Carparelli, che pochi giorni dopo riusci' a salvarsi schivando il getto della sostanza corrosiva. La ragazza e' accusata, inoltre, di aver tentato di evirare Antonio Margarito, con cui aveva avuto un flirt. Magnani risponde anche del caso Barbini per il quale Levato e Boettcher sono gia' stati condannati. (AGI)
(13 gennaio 2016)