Sono 22 alberi, piantati nei giardini e nei parchi della città, i silenziosi testimoni del cammino verso la sostenibilità di Lecco. Gli alberi saranno affidati simbolicamente alle scuole primarie e secondarie di primo grado della città. Si tratta di un piccolo lascito, una sorta di passaggio delle consegne tra una generazione e l’altra in chiave di sostenibilità.
“Spesso - ha spiegato l'assessore all'ambiente del Comune di Lecco Alessio Dossi - ci si dimentica di quanto sia fondamentale rimanere in equilibrio con la natura e, da questo punto di vista, un albero svolge dei servizi ecosistemici importantissimi: basti pensare alla sua capacità di ridurre le ondate di calore in estate fornendo ombra, la quale previene il surriscaldamento eccessivo della città; basti pensare alla sua capacità di fornirci ossigeno e contenere le emissioni di CO2 (gas climalterante che va ad accrescere il riscaldamento globale); si pensi infine alla sua capacità di essere un ecosistema vero e proprio, dove vivono e trovano rifugio moltissimi esseri viventi. Questo evento ci permette di donare alle future generazioni un pezzettino di questa consapevolezza e, con questa consapevolezza, speriamo queste generazioni possano sviluppare le giuste sensibilità per tutelare l'ambiente di cui loro stessi sono parte".
Cosa dice la ricerca FEEM
La scelta è simbolica, ma qui, su “quel ramo del Lago di Como” più famoso d’Italia - a Lecco è infatti dedicato l’incipit de I promessi Sposi - il tema della sostenibilità è molto sentito. “Abbiamo poco tempo: dobbiamo contenere il riscaldamento globale, una sfida importante per la quale la velocità d’esecuzione nel raggiungimento degli obiettivi è un elemento chiave” ha spiegato il sindaco Virginio Brivio. Una sfida che a giudicare dai dati raccolti dai ricercatori della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e pubblicati nel rapporto “Per un’Italia sostenibile: l’SDSN Italia SDGs City Index 2018”.
La ricerca ha misurato, per ciascuna delle città capoluogo di provincia italiane, la percentuale di attuazione delle politiche di sostenibilità così come sono state definite dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Si tratta in tutto di un percorso che punta a individuare 16 obiettivi che tengono conto di diversi indicatori economici (reddito, distribuzione, lavoro, infrastrutture, innovazione), ambientali (qualità dell’aria, acqua, rifiuti, energia sostenibile), sociali (partecipazione, cooperazione, assistenza), di salute (aspettativa di vita, obesità) e di istruzione.
L’obiettivo è quello di mettere a disposizione di amministratori, cittadini, e comunità, uno strumento che permetta di monitorare il grado di efficacia delle misure adottate e di calibrare così al meglio l’azione amministrativa e di governo delle città. “Il monitoraggio costante di tanti parametri rappresenta un utile strumento a disposizione degli amministratori locali, per le numerose informazioni e per i feedback che è in grado di offrire sia sul fronte della programmazione, sia su quello della “corsa ai ripari”. Esiste infatti sempre un margine di manovra in qualche ambito, individuarlo è importante e questo genere di studi aiuta anche in questo senso” ha spiegato Brivio.
Entrando nel merito, i dati mostrano che Lecco è sulla buona strada per almeno 11 dei sedici obiettivi definiti dall’Agenda con percentuali superiori al 50 e, in almeno 2 casi, anche all’80 per cento. In particolare oltre all’obiettivo 1 (lotta alla povertà) è molto positivo, cioè raggiunto con percentuali superiori all’80 per cento, anche quello legato alle abitazioni allacciate ai servizi idrici integrati. Nel campo degli obiettivi già raggiunti con percentuali superiori al 50 per cento sono quelli relativi all’accesso al cibo (indice di obesità della popolazione e superficie di orti urbani), quelli che misurano la salute e il benessere della popolazione, quelli relativi al grado di istruzione, all’uguaglianza di genere, ai rifiuti, al verde urbano, e, infine alla partecipazione e aggregazione sociale.
“Un elemento da tenere in considerazione - ha detto il Sindaco - è la specificità di alcune realtà, come quella del nostro comune, che fungono da riferimento sovraterritoriale, offrendo servizi e funzioni alle comunità limitrofe. Sul fronte dei rifiuti, in sinergia con la partecipata pubblica, stiamo puntando sulla qualità del servizio di raccolta e smaltimento, sulla pulizia delle strade e, più in generale, sul miglioramento del decoro urbano”.
Nonostante i tanti punti positivi ci sono almeno 6 obiettivi che ancora non sono stati raggiunti con percentuali superiori al 50 per cento: trasporti, disuguaglianze di reddito, smog e piste ciclabili. Mentre restano sotto al venti per cento gli obiettivi legati all’energia rinnovabile e alla riduzione delle emissioni di CO2.
“Siamo - ha detto Brivio - all’interno del sistema dell’area padana, dove si tratta spesso di applicare misure regionali e sovraregionali, che non dipendono totalmente dalle volontà dei singoli Enti. Il Comune di Lecco è ad ogni buon conto pronto a sostenere i progetti e gli interventi studiati e promossi sul fronte della sostenibilità, perché crediamo che la qualità dell’aria sia un bene di tutti e sia per questo da tutelare. Stiamo lavorando a nuova sede comunale e un nuovo ostello della gioventù che possano essere completamente autonomi dal punto di vista energetico, mentre in relazione agli obiettivi collegati con la riduzione dell’inquinamento da CO2, stiamo lavorando in maniera importante sul PAESC, il documento che traccia le linee guida che intendiamo seguire per ridurre le emissioni e che comprendono l’elettrificazione della mobilità, la promozione di biciclette e autovetture ecologiche, per fare di Lecco una città sempre più verde”. Il percorso verso la sostenibilità è fatto anche di nuovi progetti e iniziative.
Per esempio, ha spiegato Virginio Brivio, Sindaco di Lecco “l’affidamento del servizio idrico integrato, l’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, il potenziamento della raccolta differenziata e della diversificazione del trattamento, il rinnovo del parco automezzi della società di trasporto pubblico locale, l’incentivazione della rimozione dell’amianto dagli edifici privati, l’attivazione di campagne di sensibilizzazione dei cittadini sui comportamenti corretti anche in collaborazione con gli amministratori dei condomini, interventi di coesione sociale in collaborazione con il privato sociale atti a coinvolgere le fasce più deboli della popolazione, il consolidamento delle zone a traffico limitato”. Nessun dubbio in merito alla possibilità di cogliere gli obiettivi posti dall’Agenda 2030. Il punto è di riuscire a coglierli nel più breve tempo possibile. “Dal punto di vista ambientale, dobbiamo farlo e dobbiamo farlo con rapidità” ha spiegato il sindaco di Lecco. “Abbiamo - ha concluso - poco tempo: dobbiamo contenere il riscaldamento globale, una sfida importante per la quale la velocità d’esecuzione nel raggiungimento degli obiettivi è un elemento chiave”.