Gravissimo incidente stradale alle 4 di questa notte sull'autostrada A1 in carreggiata Sud, tra Lodi e Casalpusterlengo. A causare il tamponamento a catena di 3 automobili un gruppo di cinghiali, almeno 3, che ha attraversato la carreggiata. Come riporta Repubblica Milano, c'è una vittima, un 28enne di origini polacche, e dieci feriti, tra cui 3 bambini (due di 8 e uno di 11 anni) e 2 ragazzini di 13 e 15 anni. I più gravi un uomo e una donna.
Sul posto sono arrivate 5 ambulanze, auto mediche e vigili del fuoco: i feriti sono stati trasportati ai vicini ospedali di Lodi e Piacenza le operazioni di sgombero della carreggiata e i rilievi del caso hanno causato la chiusura del tratto e hanno visto formarsi lunghe code, soprattutto in direzione Bologna.
Allarme in Lombardia
Sono circa 400 gli incidenti stradali provocati dai cinghiali in Lombardia dal 2013 a oggi. È quanto stima la Coldiretti su dati regionali dopo l'incidente di questa notte sull'autostrada A1, tra Lodi e Casalpusterlengo, che secondo le prime notizie sarebbe stato provocato da un branco di cinghiali causando la morte di un giovane e il ferimento di una decina di persone. Con oltre un milione di esemplari diffusi in Italia - commenta la Coldiretti regionale - la presenza dei cinghiali nei centri abitati e sulle strade è ormai un rischio concreto per la sicurezza dei cittadini.
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Negli ultimi dieci anni - secondo stime Coldiretti - il numero dei cinghiali presenti sul territorio nazionale è praticamente raddoppiato. La sicurezza nelle aree rurali ed urbane - continua la Coldiretti regionale - è in pericolo per il loro proliferare con l'invasione di campi coltivati, città e strade dove rappresentano un grave pericolo per le cose e le persone. Gli animali selvatici distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti. Non è quindi più solo una questione di risarcimenti danni ma e' diventato - conclude la Coldiretti - un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con la dovuta decisione.
I dati dell'Ispra
Secondo i dati forniti dalla Banca dati ungulati dell’ISPRA, nel periodo 2005-2010 i cinghiali presenti in Italia sono aumentati del 50-60%, i caprioli sono passati da 425.000 a 455.000, e i cervi da 63.000 a 68.000. Su questi dati c’è da dire però che, per quanto riguarda i cinghiali, potrebbero addirittura essere sottostimati. A differenza di caprioli e cervi, il cinghiale non viene censito in modo uniforme e regolare in tutte le regioni.
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