Era stato costruito grazie a una raccolta fondi organizzata dal Corriere e da La7 e la firma sul progetto era quella dell'architetto Stefano Boeri. Ora sul centro polivalente di Norcia, realizzato dopo il terremoto che nel 2016 colpì il Centro Italia, ci sono i sigilli dei Carabinieri.
A ordinare il sequestro è stata la procura di Spoleto, secondo la quale l'opera ha violato la normativa che ne prevedeva la temporaneità. "Norcia 4.0", secondo gli inquirenti, avrebbe invece carattere definitivo.
A comunicare la notizia è il sindaco della cittadina umbra, Nicola Alemanno, finito nel registro degli indagati insieme allo stesso Boeri, che si è detto "senza parole" e ha parlato di un "gigantesco equivoco".
La replica di Boeri
"È una struttura fatta tutta di pannelli prefabbricati in legno. Montati con bulloni e viti a secco. Perfino i serramenti e gli impianti sono stati fatti con accorgimenti tecnici particolari per essere rimovibili. È tutta smontabile e semovente", spiega l'archistar al Corriere. E la contestata base di cemento armato? "Qui bisogna essere seri, replica Boeri, "quella è una zona dove c’è stato un terremoto devastante. Il Comune ci ha chiesto una struttura sicura dove potessero trovare accoglienza le persone che durante il sisma sono rimaste a dormire all’aperto senza saper dove andare. Noi, per essere attenti, abbiamo fatto una base molto più leggera. Con cordoli e travi in cemento, e un vespaio areato che si rimuove facilmente. Ma se non va bene mi chiedo: sequestreranno anche tutte le casette (soluzioni abitative di emergenza) con platea in cemento armato?".
La Procura contesta che il padiglione non è solo una struttura di emergenza perché è adibito anche ad altre attività. "Io sono molto curioso di capire le ragioni di questo avviso di garanzia. Davvero", sottolinea l'architetto, "il fatto che il centro sia costruito in modo che ci si possano fare anche i consigli comunali, i giochi dei bambini, la socialità degli anziani, il teatro tutte le sere e i concerti è qualcosa che non va bene? Perché?".
Cosa c'è scritto nel provvedimento del Gip
"Secondo quanto emerge dal provvedimento emesso da Stefano Salerno, gip di Spoleto, e in base al quale è stato applicato il sequestro della struttura, è 'chiaramente insussistente' l’applicabilità relativa al centro polivalente di Norcia 'della disciplina straordinaria fissata con provvedimento del capo Dipartimento della Protezione civile nel quadro degli interventi conseguenti agli eventi sismici del 2016' - spiega il Corriere - Il giudice ha ritenuto che l’inapplicabilità della disciplina in deroga 'sembra emergere inequivocabilmente dalla natura dell’opera'. Che già in fase di progettazione, è scritto nel decreto di sequestro, 'veniva indicata come struttura permanente polivalente in legno a uso sociale, contrariamente a quanto previsto nella disciplina legale della procedura amministrativa seguita, la cui applicazione è limitata a opere temporanee9 ". Secondo il gip, infine, 'l’abuso edilizio commesso è destinato ad avere un’incidenza negativa sulle diverse matrici ambientali ed un impatto su una zona oggetto di particolare tutela'.