Assolti in Cassazione "perché il fatto non costituisce reato" i tre carabinieri accusati della morte di Riccardo Magherini, l'ex calciatore 40enne deceduto nella notte tra il 2 e il 3 marzo 2014 a Firenze, durante un fermo in Borgo San Frediano. La Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna per omicidio colposo pronunciata in appello nei confronti dei tre militari.
La decisione della quarta sezione penale della Cassazione è arrivata dopo 5 ore di camera di consiglio: annullata la sentenza emessa dalla Corte d'appello di Firenze il 19 ottobre 2017, che, confermando il verdetto di primo grado, aveva condannato a 8 mesi di reclusione il carabiniere Vincenzo Corni e a 7 mesi ciascuno altri due militari dell'Arma, Stefano Castellano e Agostino Della Porta. Il sostituto pg della Cassazione Felicetta Marinelli, nella sua requisitoria di questa mattina aveva invece sollecitato la conferma delle condanne, osservando che la morte di Magherini probabilmente non sarebbe avvenuta se "i carabinieri lo avessero messo in posizione eretta" e non fosse stato invece tenuto prono sull'asfalto nonostante le difficoltà respiratorie.
"La sola assunzione della cocaina non lo avrebbe portato alla morte", aveva magheririlevato il pg, secondo la quale era corretta la contestazione del reato di omicidio colposo e non di quello preterintenzionale, come chiesto invece dagli avvocati di parte civile. Nei precedenti gradi di giudizio erano già stati assolti sia un quarto carabiniere che due volontarie della Croce Rossa. Il verdetto di stasera cancella anche i risarcimenti cospicui stabiliti dalla Corte d'appello in favore della famiglia Magherini (100mila euro, in particolare, per il bambino della vittima). I giudici di secondo grado, con la loro sentenza dell'ottobre 2017, avevano inoltre trasmesso gli atti alla procura affinché verificasse se vi fossero o meno gli estremi per procedere anche per il reato di abuso di autorità contro arrestati o detenuti.