I famigliari di Finnegan Lee Elder, il 19enne americano arrestato assieme a Gabriel Natale Hjorth per l'omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, in una lettera alla Cnn accusano i media italiani di aver travisato i fatti.
"Finn sta cercando di rimanere fiducioso, ma ha sofferto di grave depressione dall'accaduto. In prigione - si legge nella dichiarazione consegnata dagli avvocati - ha visto il modo in cui i media lo hanno ritratto e le circostanze del caso ed è stato difficile ascoltare i fatti ingiustamente travisati". La speranza della famiglia, che ha visitato Elder in carcere venerdì, è "che la verità venga presto fuori, in modo che tutti i soggetti coinvolti possano iniziare il processo di recupero".
Nel frattempo i legali attaccano l'impianto accusatorio. "Siamo arrivati alla fine della finestra in cui l'accusa può raccogliere prove affidabili (un mese e mezzo dopo l'accaduto). Ora sembra che l'accusa abbia ricostruito ciò che è successo sulla base delle dichiarazioni di un bugiardo conclamato, uno spacciatore e un ubriaco", hanno dichiarato alla Cnn. "D'altra parte, la versione dei ragazzi di quello che è successo quella notte è diventata l'unica versione che abbia senso", concludono gli avvocati.