Oltre 17mila persone da ogni parte del mondo vogliono trasferirsi a Bormida, un piccolo paese di montagna in provincia di Savona in cui vivono circa 394 persone. Ma non è per i boschi o per l’aria pura che il comune è stato sommerso di richieste, quanto piuttosto per la notizia secondo cui il sindaco Daniele Galliano, per frenare l’emorragia demografica del piccolo borgo, offrirebbe affitti calmierati, lavoro e 2000 euro in regalo a chi si trasferisce a Bormida. Peccato però che si tratti di una bufala. O quasi, perché in realtà dal 2014 Galliano ha realmente dato il via ad alcune iniziative per incentivare il ripopolamento del borgo. “Aiutatemi a fare chiarezza perché è scoppiata una vera e propria bomba mediatica che ha finito per illudere troppe persone in difficoltà. La notizia è stata interpretata male”, ha spiegato all’Agi il sindaco. Il caso è montato in meno di una settimana, “quando un importante giornale nazionale ha pubblicato un articolo parzialmente errato. Poi la notizia è stata ripresa dalle principali testate internazionali”. Da allora, il telefono del sindaco squilla ininterrottamente da giorni: “Ricevo soprattutto richieste dall’Argentina e da Brasile. Molti sono figli o nipoti di immigrati italiani”.
Ecco cosa c’è di vero, punto per punto, nella bufala di Bormida:
L’affitto calmierato
Nel caso di Bormida c’è un fatto vero: il comune offre degli immobili in affitto a prezzi calmierati. Ma sono destinati solo ai cittadini italiani. “Il primo bando fu pubblicato alla fine del 2014 e proponeva degli alloggi in affitto a 50 euro. Erano riservati agli anziani, ma in questo piccolo paese abbiamo ancora valori antichi e così i nonni vivono in famiglia. Pensai, così, di aprire le porte di quelle case ad altre persone e perseguire il mio obiettivo: combattere lo spopolamento. Trentacinque famiglie fecero domanda per il bando, gli alloggi furono assegnati a sei nuclei famigliari. Ma molte di quelle persone che visitarono il paese in quel periodo decisero di restare affittando casa”. In questo modo, il sindaco è riuscito a “mantenere stabile la media degli abitanti. Ma punto ad arrivare a 410 residenti”. Quest’anno è previsto un nuovo bando: “Uscirà a luglio, e anche questo sarà rivolto solo a chi è già in Italia”.
Il contributo di 2.000 euro a chi acquista casa
Il sindaco ha realmente proposto alla Regione Liguria di creare dei fondi per i piccoli comuni per permettere loro di offrire un bonus (intorno ai 2.000 euro) a chi decide di acquistare una casa e risiedere in borghi ormai abbandonati. Ma il passaparola ha trasformato l’idea di Galliano in un dato di fatto. “Se dovesse concretizzarsi sarà soltanto nel 2018. E in ogni caso si tratterebbe solo di un incentivo per far fronte alle difficoltà del trasferimento”, ha spiegato il sindaco che si definisce un “sostenitore dei piccoli borghi”. “Non devono sparire né devono essere accorpati ai comuni vicini. Ecco il perché della mia idea”. Ma per ora l’incentivo è solo una “proposta”. “Se regalassi 2000 euro a chi compra casa, farei miracoli. E in più verrei arrestato dalla Corte dei Conti perché sarebbe illegale”.
L’offerta di lavoro
Quella dell’offerta di lavoro agli aspiranti bormidesi è una bufala bella e buona. “Non c’è occupazione. E’ per questo che i bormidesi vanno via dal paese. Come farei ad offrire lavoro?”, commenta Galliano. L’80% della popolazione residente nel piccolo paese lavora nei comuni vicini, perlopiù impiegata in attività di lavorazione e il taglio del legno, nella ristorazione e nei servizi.
Su Twitter utenti “pronti a fare le valigie”
Intanto sui social network la (falsa) notizia continua a tenere banco. Centinaia di utenti si dicono pronti a fare le valigie, postando link ad articoli del Guardian, Independent, Usa Today, Fox News, solo per citarne alcuni. “Daniele Galliano, sono pronta – scrive un utente da Burbank, in California – Posso anche conservare il mio posto. Lavorerei a distanza. Scegli me! Scegli me”. “Mi trasferirei a Bormida e aprirei un’attività là. Adoro Roma e questa è di sicuro un’opportunità da cogliere al volo”, scrive “SirPhiladelphia” mostrando una preparazione geografica non proprio ferrea. Quanto al sindaco, ha chiuso con i social: “Negli ultimi giorni la mia pagina Facebook ha toccato i 19.000 follower. L’ho chiusa”.