Sono stati condannati a pene fino a 9 anni e 10 mesi gli anarchici accusati di aver posizionato l'ordigno che, il giorno di Capodanno del 2017, davanti a una libreria ritenuta vicina a Casapound, a Firenze, causò il grave ferimento dell'artificiere della polizia Mario Vece.
Il tribunale di Firenze ha inoltre inflitto condanne a pene minori per altri imputati. Dei 39 indagati iniziali, erano state richieste condanne, a vario titolo, per 28 appartenenti all'area antagonista. La requisitoria dei Pm Beatrice Giunti e Filippo Focardi si era concentrata sulle quattro figure (accusate anche di associazione per delinquere) ritenute quelle degli attentatori materiali.
Le condanne più alte sono andate al gruppetto di anarchici ritenuti gli attentatori 'materiali': Salvatore Vespertino è stato condannato a nove anni; Giovanni Ghezzi a nove anni, dieci mesi e 15 giorni; Pierloreto Fallanca a 9 anni e sei mesi. Due anni e 15 giorni a Nicola Almerigogna. Condanna a cinque anni e quattro mesi per una donna, Carlotta Casucci, accusata di associazione per delinquere.
La vicenda
All'alba del primo gennaio 2017 l'esplosione di una bomba rudimentale, ma potentissima, investì l'artificiere di polizia Mario Vece, intervenuto per mettere in sicurezza la zona. Perderà una mano e subirà altre gravi conseguenze. Per la procura di Firenze, gli autori dell'attentato sono un gruppo di anarco-insurrezionalisti, già attivi in città: la bomba era infatti destinata ai 'rivali' di Casapound, perché l'ordigno era stato depositato in via Leonardo da Vinci, di fronte a "Il Bargello", una libreria che orbita nella destra.
Oggi ad attendere la sentenza, al palazzo di giustizia di Firenze, per tutto il pomeriggio, anche una cinquantina di aderenti al movimento anarchico.