Dalla Versilia arriva la birra alla marijuana. Ma, assicurano i promotori, non è sballo in bottiglia. Sono tante le aziende di Viareggio, Torre del Lago e dell'entroterra che hanno avviato la coltura della canapa con infiorescenze con il Thc, il principio attivo, che non supera i limiti di legge. Ci si produce un po' di tutto: dalle piantine agli olii, dai cosmetici all'abbigliamento e addirittura la birra e un liquore. Il settore, come dimostrano le aperture di tanti negozi specializzati in città, tira e tra le serre non è difficile imbattersi nelle foglie mitizzate dal rock e nelle T-shirt, che stanno trasformando la Versilia in una piccola Cannabis Valley.
A Torre del Lago, - si legge sull'edizione online de 'La Nazione' - all'azienda Carmazzi, nota per il peperoncino e i fiori commestibili, è stata avviata la produzione in collaborazione con l'Università di Pisa. "Lavoriamo una pianta che è sotto lo 0,2 di Thc - spiega Giacomo Carmazzi - con la consulenza del tecnologo Matteo Iannone, che si occupa della trasformazione alimentare. Assieme al laboratorio "Vapori di birra" abbiamo creato la birra alla canapa e con il "Liquorificio Taccola" di Pisa il digestivo, il cui profumo ricorda quello della pianta. L'obiettivo è portare la cultura della canapa, in chiave moderna, nel settore alimentare soprattutto il beverage".
La birra è in bottiglie da 33 cl, ha 5 gradi alcolici ed è vendita da Carmazzi a 5 euro. Il liquore, 28 gradi, è in fase di lancio. Entrambi i prodotti sono stati presentati al Lumiere di e al Peperoncino Day. Altre aziende dell'entroterra stanno coltivando la marijuana per venderne le infiorescenze, e diversi grossisti commercializzano le piantine in vaso. In città fioriscono i negozi specializzati.