E' morto il bambino di 6 anni che il 18 ottobre è caduto dal secondo piano di una scala della scuola Pirelli di Milano. Gli accertamenti effettuati dall'ospedale Niguarda sono iniziati tamattina alle 9.53 e sono andati avanti per sei ore. Dopo l'analisi i medici si sono pronunciati definendo la morte cerebrale del piccolo.
A quanto si è appreso, il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano ha deciso di non disporre l'autopsia, ritenuta non utile ai fini delle indagini. Il fascicolo nelle prossime ore passerà dall'ipotesi di reato di lesioni colpose a quella di omicidio colposo. Al momento a carico di ignoti ma presto arriveranno le prime iscrizioni nel registro degli indagati.
Da subito le condizioni del piccolo erano apparse gravi ai primi soccorritori e, trasportato all'ospedale Niguarda, dove era stato operato per cercare di diminuire la pressione intracranica. Il bambino, dopo essersi allontanato dalla classe per pochi minuti chiedendo di andare in bagno, era precipitato nella tromba delle scale. L'ipotesi più accreditata è che il bimbo, che era uscito dall'aula per andare in bagno, tornando in classe possa essere salito su una sedia per scavalcare la ringhiera e poi sia precipitato.
Le indagini si concentrano sull'omessa sorveglianza da parte dei docenti e del personale che lavora nella scuola, come i collaboratori scolastici. Dai primi rilievi della polizia scientifica, infatti, non sono emerse violazioni alle norme di sicurezza da parte dell'istituto di via Pirelli.