Un italiano di 50 anni è indagato dalla Procura di Roma per lesioni gravissime in relazione al ferimento di una bimba rom di 15 mesi raggiunta alla schiena da un colpo d'arma da fuoco mentre in braccio alla madre era in via Palmiro Togliatti il 18 luglio scorso. L'uomo è stato a lungo interrogato ieri e ha confermato le accuse dicendo che si è trattato di un incidente. Nel suo appartamento, dal quale è partito il colpo che ha ferito la bimba, i carabinieri hanno trovato una carabina e una pistola ad aria compressa, sottoposte a sequestro.
Come ricorda Corriere della Sera "Il colpo sarebbe stato esploso dal terrazzino dell'abitazione dell'indagato, nella zona di viale Palmiro Togliatti. L'uomo si sarebbe difeso affermando che il colpo è partito inavvertitamente dalla pistola e che non aveva alcuna intenzione di ferire qualcuno: "Non mi sono accorto di aver ferito la bimba", ha detto l'uomo ai carabinieri della compagnia Casilina che indagano su quanto accaduto. La Procura disporrà una perizia sulle armi e consulenze balistica. La piccola è ricoverata condizioni stabili ma tuttora gravi all'Ospedale Bambino Gesù.
La Stampa invece ricorda le condizioni in cui la bimba è giunta in ospedale, e le operazioni per salvarla: "I medici le hanno estratto un piccolo corpo estraneo metallico molto simile a un piombino di una pistola ad aria compressa. La piccola è ora ricoverata in ospedale, ma dopo una iniziale situazione critica oggi sembra stare meglio e rispondere alle cure. L’indagine dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, coordinata dalla procura di Roma, è partita subito e nel giro di una settimana si è arrivati al colpevole che oggi è indagato a piede libero con l’accusa di lesioni gravissime". E Il Messaggero aggiunge che: "Per la valutazione effettiva degli eventuali danni è ancora presto, spiegano dalla struttura capitolina".