"Se una delle successive decisioni che potrà essere presa dal Governo brasiliano sarà di dare l'estradizione, che da anni il nostro Paese ha chiesto, per una persona condannata a più ergastoli per omicidi di sangue, questo credo che sia un segnale positivo per la giustizia e un segnale doveroso nei confronti del dolore delle vittime che, non dimentichiamo, di fronte a fatti di sangue come questo è sempre vivo al di la' del perdono e del tempo che passa": lo ha detto il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, riferendosi all'annuncio fatto in campagna elettorale da parte del nuovo presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, di concedere l'estradizione in caso di vittoria per Cesare Battisti, latitante da 36 anni. "Dal punto di vista della decisione di voto dei brasiliani - ha concluso il ministro da Bologna a margine di un convegno sull'Europa - noi dobbiamo ovviamente rispettare, come democrazia domanda, le decisioni di voto di ciascun popolo nella loro realtà statale".