La scena è ordinaria: due vigili della municipale di Venezia si avvicinano a un bizzarro individuo intabarrato in abiti pesanti e gli chiedono di smantellare l'ancora più bizzarra opera d'arte che sta esponendo in piazza San Marco. Una bizzaria, per l'appunto, come tante è abituata a vederne la città sulla laguna alle prese con orde di turisti. Solo che questa volta il protagonista non è un visitatore qualunque.
L'uomo infagottato a tal punto da essere irriconoscibile è il più osannato street-artist dei nostri tempi e quella che i vigili hanno chiesto di far sparire era la sua ultima opera. O forse più una performance, visto che, come racconta il Gazzettino di Venezia, era un quadro 'scomposto':una serie di tele a olio che ritraggono una nave da crociera nel bacino di San Marco.
E' successo tutto il 9 maggio, un bel po' di tempo fa ormai, ma Banksy ha aspettato due settimane prima di annunciare al mondo che quella bizzarra figura era lui. E lo ha fatto con un video su Instagram in cui lo si vede montare la sua opera "Venice in oil" su un grande cavalletto per poi essere mandato via dagli agenti della polizia locale perché senza permesso.
"Eravamo stati allertati" ha raccontato il comandante della Polizia Municipale lagunare, Marco Agostini, al Gazzettino "Due agenti si sono avvicinati quando l'opera era già esposta e hanno chiesto in inglese alla persona interpellata se avesse l'autorizzazione, invitandola poi ad allontanarsi, senza alcuna multa". Agostini aggiunge che né i due agenti hanno chiesto l'identità, né la persona ha detto chi era.
Nel video l'artista si fa anche beffe della Biennale che non lo ha mai invitato.
Banksy era già stato protagonista di un un blitz a Venezia, realizzando un murales sul muro di una casa con rappresentato un bambino naufrago, con giubbotto di salvataggio e una torcia in una mano che lo illumina.