Seggi aperti a Sassari e Monserrato (Cagliari) i Comuni della Sardegna in cui gli elettori tornano alle urne per il ballottaggio. A Sassari parte con un vantaggio, sulla carta, di 4,5 punti il giudice Mariano Brianda, candidato del centrosinistra, sostenuto al primo turno da Partito democratico, Campo Progressista Sardegna, e dalle liste 'Futuro Comune', 'Sassari città europea' e 'Italia in Comune. La sfida è con l'ex sindaco di An ed ex consigliere regionale Nanni Campus, medico, tornato in campo con l'appoggio di cinque liste civiche: 'Sassari progetto comune', 'Sassari civica', 'Sassari e'', 'Prima Sassari', 'Noi per Sassari'.
Duemila voti hanno diviso i due candidati sindaco dei sette in corsa al primo turno. Campus ha nettamente staccato il candidato ufficiale del centrodestra, Mariolino Andria, vicino a Fortza Paris, già consigliere comunale di An dal 2000 al 2005, poi coordinatore cittadino dell'Udc, che al primo turno ha raccolto il 16,3%, poco meno di 9.400 voti: era sostenuto da Lega Salvini Sardegna, FdI, Riformatori-Fortza Paris, Psd'Az, SardegnaVenti20 e Forza Italia. Ufficialmente non ci sono apparentamenti.
Altra incognita di peso è l'orientamento degli elettori che hanno votato per Maurilio Murru, candidato del M5s, che ha raccolto quasi 8.300 preferenze, il 14,4%. Dal Movimento non è arrivata un'indicazione di voto. E poi c'è il fattore astensionismo, molto marcato il 16 giugno scorso: a Sassari ha votato appena il 54,8%, circa il 9% in meno rispetto alle precedenti comunali, nonostante la folla di candidati. Difficile immaginare un'inversione di tendenza oggi, in piena estate.
A Monserrato, comune della Città metropolitana di Cagliari, si ritrovano al ballottaggio due ex alleati nella precedente consiliatura, l'ex sindaco di centrodestra Tomaso Locci, sostenuto da tre civiche, che al primo turno ha avuto il 48,8%, e Valentina Picciau, appoggiata dal Pd e da due civiche, che ha riportato il 23,6%.