Il premier Giuseppe Conte si dichiara "disponibile" a incontrare i governatori di Lombardia e Veneto in vista del varo della legge sull'autonomia, anche prima di portare la bozza finale in Consiglio dei Ministri, "in modo da poterli tenere compiutamente aggiornati". In uno dei passaggi della lettera aperta sul "Corriere della Sera" ai cittadini lombardi e veneti, Conte chiede allo stesso tempo "rispetto" per il lavoro che sta compiendo assieme ai suoi ministri e quindi ad evitare dichiarazioni "che scadono nell'insulto" e che sono "inaccettabili".
Conte ha lanciato un appello ai cittadini lombardi e veneti: "Avremo un testo serio e credibile, che verrà incontro alle vostre richieste e, nel contempo sarà compatibile con il disegno costituzionale".
Ciò detto, il premier osserva che "le polemiche e le ultime dichiarazioni stanno però compromettendo questi ultimi passaggi". "Invito tutti a considerare che un progetto riformatore così rilevante e articolato non può essere valutato sulla base dell'anticipazione di qualche singolo suo aspetto. Esprimere un giudizio su singole questioni, soprattutto in questa fase, non può che condurre a una visione parziale e limitata".
Quindi Conte rimanda il giudizio finale alla bozza definitiva che verrà approvata dal Consiglio dei ministri. "Le polemiche politiche non mi sorprendono", sostiene il premier che dice però di essere fiducioso in merito al fatto che "possiate tutti apprezzare l'impegno enorme che stiamo profondendo per venire il più possibile incontro alle vostre richieste e nel contempo, la responsabilità che abbiamo di rappresentare l'intera comunità nazionale".
E quindi, "se non potremo accogliere, per intero, tutte le richieste che ci sono pervenute e non potremo trasferire, in blocco, tutte le materie che ci sono state indicate, non sarà per insensibilità nei vostri confronti".