Ancora un attentato dinamitardo a Foggia, dove un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere all'alba di oggi in via Acquaviva davanti alla sede del "Il Sorriso di Stefano", un centro polivalente per anziani. La bomba ha danneggiato l'ingresso a piano terra della struttura e ad alcune auto parcheggiate nella zona. Sul posto sono giunte squadre dei Vigili del fuoco e agenti della polizia.
Il centro polivalente fa capo alla società cooperativa "Sanità Più", dove il responsabile delle Risorse Umane è Cristian Vigilante, stesso manager preso di mira la notte del 3 gennaio scorso quando un ordigno è stato fatto esplodere sotto la sua automobile in via d'Aragona, in zona Villaggio Artigiani.
Inoltre l'ordigno di oggi è stato piazzato a poche ore dalla visita a Foggia del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative Antiracket ed Antiusura, il prefetto Annapaola Porzio.
"Ci sono le indagini. Siamo tutti esterrefatti, compresi gli inquirenti. Perché una cosa del genere non era mai accaduta" ha detto Vigilante. Quando l'ordigno è esploso, all'interno dei locali vi era una donna addetta alla sanificazione della struttura. La dipendente non ha riportato ferite ma un forte shock.
"Una cosa" ha proseguito Vigilante "che ci preoccupa ulteriormente. Non mi sento di dire altro se non attendere le risultanze degli inquirenti perché la questione, ripeto è diventata davvero singolare. Il centro è regolarmente aperto. Nessuno aspetta una cosa del genere a pochi giorni da una risposta collettiva, sociale, istituzionale".
L'ordigno è stato infatti fatto esplodere a pochi giorni dalla manifestazione cittadina organizzata a Foggia da Libera contro la criminalità che ha visto la partecipazione di quasi 20 mila persone. "Agli autori del gesto" ha concluso Vigilante "dico basta, dico di cambiare vita, cosi non si ottiene nulla".