La procura di Firenze ha aperto un altro fascicolo sulla morte del calciatore Davide Astori. La seconda inchiesta, che si aggiunge a quella per omicidio colposo, scrive stamani il quotidiano La Nazione, riguarda un presunto episodio di falso in atto pubblico. Secondo la procura di Firenze, che ha inviato due nuovi avvisi di garanzia (uno per l'ex direttore di medicina sportiva dell'ospedale di Careggi, Giorgio Galanti, indagato anche nell'altro filone, l'altro per una sua collaboratrice) sarebbe stato recentemente prodotto un certificato attestante che il capitano della Fiorentina, nella visita per l'idoneità agonistica del effettuata il 10 luglio del 2017 a Firenze, sarebbe statao sottoposto a un esame, lo 'strain' cardiaco.
Per il pm Antonino Nastasi, quell'esame non fu invece effettuato e la relativa relazione sarebbe stata "fabbricata" in data "anteriore o prossima al 10 aprile del 2019". Per quanto riguarda l'inchiesta principale, la procura di Firenze ha chiuso le indagini nei confronti di Galanti e del medico sportivo cagliaritano Francesco Stagno, che certificò l'idoneità di Astori nel luglio 2014, quando Astori era appunto un calciatore della squadra sarda. Secondo i consulenti della procura, i risultati delle prove da sforzo a cui era stato sottoposto il difensore della Fiorentina e della Nazionale imponevano ulteriori accertamenti, con i quali sarebbe stato possibile diagnosticare la cardiomiopatia aritmogena di cui Astori soffriva.