Il sindaco di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari, è stato arrestato per corruzione insieme con Antonino Repaci e Calogero Fimiani, amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione della società di traghetti Caronte che gestisce, tra l'altro, i collegamenti tra la Calabria e la Sicilia
I tre sono stati arrestati insieme ad alte 8 persone in una vasta operazione dei Carabinieri, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, nell'ambito di un'inchiesta su corruzione, turbativa d'asta, falso in atto pubblico, truffa aggravata e peculato e, per una persona solamente, anche concorso esterno in associazione mafiosa.
Il sindaco Siclari, ora agli arresti domiciliari, è stato raggiunto ieri sera dai Carabinieri che hanno fatto irruzione in Comune durante un incontro chiedendo al primo cittadino di seguirlo in caserma. Dalle indagini è emerso come un imponente gruppo economico privato cui fa capo la Caronte, con la compiacenza di Siclari, avrebbe ottenuto illecitamente l'affidamento di un'area sulla quale poi è stata realizzata un'opera di interesse del gruppo.
Due degli arrestati sono in carcere e 9 ai domiciliari. I manager indagati hanno promesso di elargire utilità ad amministratori comunali, che in cambio hanno asservito la loro pubblica funzione agli interessi privati della società di navigazione.
Nello specifico, Antonino Repaci si è mosso anche con il vertice dell'amministrazione comunale, individuando il suo principale interlocutore nel sindaco Siclari, al fine di assicurarsi l'affidamento dell'area sulla quale la sua società aveva progettato la realizzazione di alcuni lavori.