Si preannuncia un Natale di scioperi tra i dipendenti di Amazon tedeschi e francesi. Dopo la protesta di Leipzig, scattata alla mezzanotte del 23 novembre in occasione del Black Friday, i lavoratori hanno organizzato ulteriori dimostrazioni il 7 e il 15 dicembre. In una nota, il sindacato Uni Global Union denuncia le precarie condizioni di lavoro nei centri logistici di Amazon e l'ostilità dell’azienda alle rappresentanze degli operai. Condizioni per le quali dichiara di sostenere le iniziative che saranno intraprese dal sindacato tedesco Verdi (Vereinte Dienstleistungsgewerkschaft) in favore dei lavoratori.
Protagonista degli scioperi, il 7 dicembre, è stato lo stabilimento di Madrid, dove sono impiegati quasi 2 mila lavoratori. In quell’occasione un dipendente aveva detto a Gizmodo: “Secondo il mio medico è come se stessimo facendo l'equivalente di una maratona al giorno per cinque giorni di lavoro. Nemmeno gli atleti professionisti lavorano così duramente”. In Germania invece, i dipendenti di Amazon lottano dal 2013 per portare a termine una contrattazione collettiva con l'azienda. Ma “le severe condizioni di lavoro - scrive il sindacato - sono state oggetto di protesta anche in in Italia, Polonia e Regno Unito”.
Sindacati in rivolta
“Amazon antepone costantemente i profitti al benessere dei suoi lavoratori - si legge nel comunicato - con turni disumani e obiettivi di produzione inaccettabili, che possono causare anche danni fisici e psicologici”. Il segretario generale dell'Uni Global Union, Christy Hoffman, ha detto: “La posizione anti-sindacale di Amazon è una ricetta per il disastro: ignorando le questioni dei lavoratori in materia di salute e sicurezza, nei centri logistici infortuni e malattie sono destinati ad aumentare durante l’estenuante corsa al Natale. Amazon deve essere avvertita: la vostra forza lavoro esige rispetto e il diritto di organizzarsi”.
Contattata da Agi per un commento sulla situazione nel nostro Paese, Amazon Italia non ha immediatamente risposto.